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Ambulanza della morte. Carcere a vita per il barelliere che iniettava aria in vena a pazienti gravi

L’indagine fu avviata nel 2017 sulla base delle dichiarazioni di un pentito, che al programma televisivo "Le Iene", svelò il retroscena inquietante che a Biancavilla la “gente non moriva per mano di Dio", ma per "guadagnare 300 euro, invece di 30 o 50"

Carcere a vita con l’accusa di omicidio volontario per il barelliere Davide Garofalo di 46 anni, accusato di avere iniettato dell'aria in vena ad almeno tre persone anziane e malate per poi vendere ai familiari i servizi di onoranze funebri a pagamento. Il reato gli è stato contestato con l'aggravante di avere agevolato gli interessi di Cosa nostra. È la

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