“Mai nessuno in precedenza si era permesso di insultare in maniera volgare e irripetibile un familiare di vittima di mafia in quanto tale. Non era mai accaduto neppure nel corso di processi di mafia che vedevano imputati gli artefici di delitti i cui familiari in aula chiedevano giustizia”. Ad affermarlo è Giuseppe Ciminnisi, coordinatore nazionale dei familiari di vittime innocenti
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