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Duplice omicidio di Messina: non si ferma la caccia al killer

Dopo Giovanni Portogallo, 31 anni, trovato cadavere nell'immediatezza, il bilancio di quella giornata di sangue si è aggravato con la morte di Giuseppe Cannavò, il trentacinquenne che era stato ferito nel corso dell’agguato

Portogallo e Cannavò

Proseguono senza sosta le indagini per il duplice omicidio avvenuto a Messina nel quartiere di Camaro San Luigi lo scorso 2 gennaio. Dopo Giovanni Portogallo, 31 anni, trovato cadavere nell’immediatezza, il bilancio di quella giornata di sangue si è aggravato con la morte di Giuseppe Cannavò, il trentacinquenne che era stato ferito nel corso dell’agguato; per oltre una settimana ha lottato tra la vita e la morte, poi nella serata di ieri è deceduto.

L’uomo, era stato raggiunto da un proiettile al collo, dopo un delicato intervento era stato ricoverato in terapia intensiva al Policlinico, i medici non avevano sciolto la prognosi. Gli investigatori non hanno potuto ascoltarlo per capire cosa è accaduto quel pomeriggio in via Edoardo Morabito, una stradina interna del popoloso quartiere quando Portogallo è stato raggiunto e ucciso da quattro colpi di pistola e lui era rimasto gravemente ferito. Non si sono mai fermate le ricerche dell’uomo sospettato di aver sparato i numerosi colpi di pistola nel vicolo di Camaro San Luigi.

Da quel giorno si è dato alla fuga facendo perdere le tracce. Polizia e carabinieri stanno cercando di fargli terra bruciata intorno con controlli e perquisizioni nel tentativo di rintracciarlo. Si indaga anche per ricostruire cosa ha scatenato gli spari mentre si è in attesa degli accertamenti balistici per capire se è stata utilizzata una sola arma.


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