Il questore di Agrigento, Rosa Maria Iraci, ha firmato il foglio di via obbligatorio, per la durata di tre anni, nei confronti dei due favaresi ritenuti responsabili del danneggiamento della Scala dei Turchi. Uno dei due è Domenico Quaranta, quarantanovenne già condannato a 16 anni di reclusione per gli attentati incendiari dimostrativi alla Valle dei templi di Agrigento e alla metropolitana di Milano. Oltre all’ex imbianchino – protagonista sui social di decine di video contro le forze dell’ordine e non solo – per i prossimi tre anni non potrà mettere piede a Realmonte il fruttivendolo, ritenuto suo complice.
Quaranta, in passato, è stato anche denunciato per i danneggiamenti alla scogliera di Punta bianca, imbrattata con della vernice rossa con modalità simili a quelle della Scala dei Turchi, e per avere distrutto i vasi ornamentali del belvedere del viale delle Dune di San Leone.
I carabinieri, dopo l’ondata di indignazione che ha fatto seguito all’imbrattamento della scogliera della Scala dei Turchi, deturpata con ossido di ferro di colore rosso e ripulita all’indomani dai volontari, sono risaliti a lui e al suo complice grazie all’acquisizione di numerosi impianti di videosorveglianza presenti nella zona. I video avrebbero consentito di individuare anche il numero di targa del furgone utilizzato, dal quale si vedono scendere due uomini trasportare un sacco con l’ossido di ferro. Alcune tracce della sostanza chimica sono state trovate nello stesso mezzo. A loro carico è scattata una denuncia per l’accusa di danneggiamento di bene avente valore paesaggistico.
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