“Non so di quale crisi stiamo parlando. La crisi in una coalizione c’è quando una forza politica la dichiara. E non mi risulta che una forza politica abbia dichiarato la crisi“. Lo ha detto il presidente della Regione siciliana, Nello Musumeci, rispondendo ai giornalisti nel corso di una conferenza stampa, in merito alla crisi politica scaturita dopo il voto all’Ars per i grandi elettori del presidente della Repubblica. Insomma, il governatore regionale dopo aver promesso fuoco e fiamme (minacciando dimissioni) subito dopo il voto all’Ars, adesso prova a ricucire con tutti quei partiti da cui si era sentito tradito.
“C’è stato un voto anomalo in Aula con il voto segreto e quindi non posso individuare formalmente quale può essere la forza politica – ha proseguito – ho certamente alcuni riferimenti perché mi era stato anticipato dagli stessi interessati, altri non so chi siano. Ma un voto anomalo mi impone la necessità di aprire una verifica, ma non una crisi. Ecco perché ho detto agli assessori facciamo assieme questa verifica: o siete voi non graditi o sono io, ma dobbiamo trovare una soluzione. Avevo detto che ci sarebbe stato una sorta di reset, un azzeramento della Giunta, l’occasione per capire con i partiti il da farsi: se è un problema di nomi ditemi quali sono quelli da sostituire, se ci sono altri problemi parliamone“.
“Gli assessori sono in carica, anzi in carichissima. Non potrebbe mai esserci un ente importante come la Regione senza un governo“. Così il presidente della Regione siciliana, Nello Musumeci, rispondendo ai giornalisti nel corso di una conferenza stampa, aggiungendo tuttavia che la Giunta non si riunirà nuovamente prima del confronto chiarificatore con le forze di maggioranza, a eccezione di oggi “per prendere atto dell’esercizio provvisorio. Non ho nulla contro gli assessori e nemmeno contro i partiti“. Nei giorni scorsi, dopo il voto sui grandi elettori, aveva annunciato l’azzeramento dell’esecutivo regionale.
Il governatore inoltre afferma di aver iniziato una sorta di consultazione con le forze di governo. “Sto incontrando i segretari dei partiti, oggi tocca all’Udc, mentre ho già ascoltato Cantiere popolare e Forza Italia. Domani vedrò FdI e Lega: è giusto che io parli con i segretari dei partiti per capire dove è il problema, se possiamo trarre una motivazione da questo voto anomalo“.
Ma ancora una volta smentisce l’ipotesi di un rimpasto forzato “Non si tratta di un rimpasto – ha sottolineato – assolutamente, ma di un momento di verifica. È la possibilità di dire ripartiamo da zero, però poi c’è la possibilità che tutti i partiti riconfermino tutti gli assessori uscenti“. E a proposito del suo incontro già avvenuto con i rappresentati locali di Cantiere popolare e FI ha aggiunto di non aver ricevuto “nessuna proposta di sostituzione“.
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