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Ex Pip, ritardi nei pagamenti, differenze retributive e contributive. Figuccia: “fatti inaccettabili, così cresceranno i ricorsi”

"Dopo più di vent'anni di lavoro non riconosciuto, ancora oggi assistiamo ad uno  sfregio nei confronti di  interi nuclei familiari che campano attraverso un sussidio"

“Il ritardo sui pagamenti degli stipendi degli ex Pip della Regione siciliana è un fatto inaccettabile che si ripete ormai troppo spesso. Dopo più di vent’anni di lavoro non riconosciuto, ancora oggi assistiamo ad uno  sfregio nei confronti di  interi nuclei familiari che campano attraverso un sussidio. L’emergenza sanitaria nella quale  viviamo, o le vicende imputabili alle procedure, non possono mettere in secondo piano la mancanza di personale negli uffici preposti che, nei fatti ritardano i pagamenti di stipendi e assegni familiari del personale Ex Pip che svolge lavori all’interno di assessorati, scuole, ospedali, musei, biblioteche, ecc. Con l’auspicio che nel più breve tempo possibile si possano pagare gli stipendi, faccio notare che da qualche mese attraverso gli studi legali i lavoratori stanno portando avanti i ricorsi per il riconoscimento delle differenze retributive e contributive, chiedendo nel contempo il risarcimento del danno per le somme non riconosciute. Oggi stesso nelle mie prerogative di parlamentare regionale, presenterò un’ interrogazione urgente all’Assessorato e al Presidente della Regione per chiedere interventi urgenti al fine di risolvere i problemi strutturali che, rendono farraginoso il sistema dei pagamenti e l’universo che coinvolge il personale appartenente al bacino Ex Pip”. A dirlo è Vincenzo Figuccia deputato della Lega all’Ars e commissario provinciale del partito a Palermo.

A Rincarare la dose l’avvocato Giuseppe Emanuele che in una nota congiunta con il deputato dichiara: “molte sono le cause pendenti innanzi al Tribunale di Palermo – Sezione Lavoro, la cui fase istruttoria è pressoché completata avendo dimostrato lo stabile inserimento degli ex Pip all’interno dell’ente utilizzatore. Nei prossimi giorni si attende con fiducia l’ammissione delle ultime richieste istruttorie formulate dalla difesa, necessarie per la quantificazione delle differenze retributive e contributive”.

“Non v’è dubbio alcuno che gli ex Pip costituiscono un’importante risorsa per gli Enti utilizzatori che, troppo spesso, hanno “abusato” dello strumento del precariato. A nulla – concludono Figuccia e Greco – sono valsi tutti i tentativi di bonario componimento al fine di non arrecare danni maggiori alla nostra già fragile economia della Regione Sicilia”.


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