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Palermo, evitato il dissesto: disco verde al Piano di riequilibrio

Il Consiglio comunale di Palermo ieri sera ha approvato il Piano di riequilibrio economico-finanziario proposto dalla Giunta evitando il dissesto

Il Consiglio comunale di Palermo ieri sera ha approvato il Piano di riequilibrio economico-finanziario proposto dalla Giunta evitando il dissesto e che potrà essere adesso, spiegano il sindaco Leoluca Orlando e la stessa Giunta, “occasione di riorganizzare la macchina comunale e di intensificare l’attività di lotta alla evasione fiscale”.

L’amministrazione ha sviluppato “un intenso dialogo e continuerà la sua interlocuzione con il Parlamento e con il Governo per definire le condizioni per fronteggiare una crisi di sistema che ha paralizzato centinaia di comuni siciliani e ha colpito grandi città come Torino, Napoli, Reggio Calabria e, da molti anni, Roma”. La città di Palermo, “in collaborazione con gli altri Comuni siciliani e dell’intero Paese”, ha ottenuto nuove norme e l’erogazione di somme inserite nel decreto fiscale e nella legge di Bilancio dello Stato. Risorse e norme che, sin dall’inizio, “sono state espressione di una precisa volontà: evitare il dissesto”. Il sindaco, a metà febbraio, stipulerà un accordo con il presidente del Consiglio dei ministri previsto dalla legge di bilancio dello Stato per meglio definire impegni dell’amministrazione comunale e impegni del governo nazionale per i prossimi anni.

Dopo quasi trenta ore di Consiglio comunale è stato approvato il piano di riequilibrio del Comune di Palermo, “che eviterà alla città di fallire, ma comporterà l’immediato raddoppio dell’Irpef per i palermitani. Siamo profondamente dispiaciuti che non si sia trovata una scelta vantaggiosa sul piano di riequilibrio, che noi non abbiamo votato”, dicono Igor Gelarda, Marianna Caronia e Alessandro Anello consiglieri della Lega, parlando di “piano di riequilibrio fantasioso e ingiusto, che raddoppierà l’ addizionale comunale Irpef a tutti i palermitani. E con il rischio che potrebbe non riuscirsi neanche a stabilizzare i dipendenti comunali part time”. E aggiungono: “Abbiamo fatto un tentativo, quasi disperato, di evitare il dissesto e al contempo non fare raddoppiare l’Irpef ai cittadini, recuperando somme da crediti che il Comune di Palermo vanta. Purtroppo la nostra proposta non è andata a buon fine, per mancanza di fondi”.


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