“La programmazione regionale dei fondi del Pnrr destinati al settore sanitario e sociosanitario passerà al vaglio dell’Ars, saranno ascoltati i rappresentanti dei territori e delle parti sociali, e saranno sentiti la prossima settimana i direttori generali delle Asp per esaminare nel dettaglio il piano di spesa ancora in fase istruttoria e apportare, se necessario e laddove possibile, delle modifiche”. Lo fa sapere la presidente della sesta commissione dell’Assemblea regionale siciliana, Margherita La Rocca Ruvolo, a margine dell’audizione dell’assessore regionale per la Salute, Ruggero Razza, in ordine alla programmazione regionale dei fondi del Pnrr destinati al settore sanitario e socio sanitario che ammontano a circa 800 milioni di euro.
“L’assessore – spiega La Rocca Ruvolo – ha esposto alla commissione la bozza del piano di spesa, la sottoscrizione del contratto di sviluppo è prevista entro giugno. Di fatto, è partito oggi un primo confronto politico-istituzionale sulla base dei primi elementi tecnici emersi dal piano per il potenziamento dell’assistenza territoriale tramite la creazione di ospedali di comunità, l’assistenza domiciliare, lo sviluppo telemedicina e con il rafforzamento del personale medico e sanitario. L’assessore Razza, che ha sottolineato l‘importanza del confronto per la definizione di proposte condivise, ha fatto sapere di aver già convocato per la prossima settimana le parti sociali”.
“I fondi del Pnrr destinati alla sanità siciliana rappresentano una grande opportunità, il loro utilizzo deve essere programmato in modo partecipato e condiviso con le comunità locali e le parti sociali: per questo abbiamo chiesto all’assessore Razza di coinvolgere tutti i soggetti che a vario titolo ne sono interessati”. Lo dicono il capogruppo del Pd Giuseppe Lupo ed i componenti della commissione Sanità all’Ars Antonello Cracolici e Giuseppe Arancio, che oggi hanno partecipato alla riunione della commissione convocata per discutere della “misura 6 del Pnrr” che destina circa 800 milioni di euro al potenziamento dell’assistenza sanitaria territoriale tramite la creazione di nuove strutture: ospedali di comunità, case di comunità, centrali operative territoriali.
“Nel corso della riunione – dicono i parlamentari del Pd – l’assessore Razza ha dichiarato che quello inviato al Ministero è un atto di ricognizione e non un atto di programmazione. Abbiamo dunque chiesto che, oltre ai direttori delle Aziende sanitarie provinciali che hanno già predisposto le loro proposte, in vista della stesura finale del documento siano ascoltati anche i sindaci, l’ordine dei medici e le parti sociali. L’assessore ha dato la sua disponibilità a partecipare alle audizioni della commissione Sanità, che inizieranno mercoledì prossimo”.
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