È in Italia il boss della stidda agrigentina Gioacchino Gammino, 58 anni, arrestato dalla Dia in Sopagna lo scorso 17 dicembre e estradato. Affiliato alla “famiglia Ingaglio”, organica alla “stidda” agrigentina, su lui pendeva dal 2002 un mandato di cattura internazionale per l’omicidio, avvenuto nel 1989, di Giovanni Smiraglia, ucciso per errore al posto del fratello nel corso della guerra di mafia che negli anni ’90 vide contrapporsi gli stiddari alle vecchie famiglie mafiose operanti nell’agrigentino. La faida ebbe un bilancio di 200 omicidi. Gammino è stato condannato all’ergastolo.
Gammino è stato preso in consegna dalle autorità italiane subito dopo l’atterraggio del suo volo a Fiumicino, avvenuto alle 14.55 di oggi. Successivamente è stato trasferito in un carcere di massima sicurezza. La Dia è ad arrestarlo, in collaborazione con l’Unidad de Droga Y Crimen Organizado della polizia spagnola, Nazionale spagnola, a Galapagar, piccolo centro vicino a Madrid, dove il latitante viveva con false generalità. Lì si era rifugiato dopo l’evasione del 26 giugno del 2002 dal carcere romano di Rebibbia, messa in atto al termine di un colloquio con alcuni familiari e mentre erano in corso le riprese di una fiction televisiva.
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