Messina, Cateno De Luca saluta la città, “Mi do 10 e lode e indicherò il mio successore”

Il sindaco di Messina, Cateno De Luca, saluta la città. Questa volta nessun bluff. Resterà primo cittadino fino alle 23.59 del 14 febbraio. Dopo toccherà alla Regione individuare un commissario straordinario. “È una questione sulla quale – ha detto – c’è doveroso riserbo, stiamo cercando di avere un commissario che, in modo equilibrato, possa gestire questa fase transitoria”. Ma per chiunque sarà designato, “sarà impossibile – ha assicurato – toccare il piano di riequilibrio dei conti della città”, ultima eredità di De Luca sindaco.

Il candidato sindaco di Messina, insieme con i nomi della Giunta e del candidato presidente del consiglio comunale, “saranno comunicati in piazza Duomo tra lunedì e martedì, dopo la mezzanotte”, ha annunciato, “Non c’è spazio per nessuna trattativa e nessuna improvvisazione… non faccio un passo senza programmare gli altri dieci. E io do a me stesso e alla mia esperienza 10 e lode per le condizioni in cui ho operato e le cose compiute”.

Sull’ipotesi che il commissario possa smontare quanto fatto finora compreso il piano di riequilibrio, De Luca ha risposto: “con i numeri non si gioca, per smontare si dovrebbe prima capire e poi motivare, mi sembra che giocare con il fuoco non interessa a nessuno, no capisco che interesse avrebbe un commissario, perché ci sarebbero responsabilità”. Neanche Musumeci potrebbe farlo: “a questo non si può arrivare tecnicamente anche perché ribadisco toccare il piano di riequilibrio significa essere coinvolti in responsabilità che non convengono, solo un cretino come Cateno De Luca ha potuto prendere questo cerino in mano con il rischio che si spegnesse”. De Luca guarda anche a quanto fatto e quanto resta da fare: “C’è una cosa di cui mi sono pentito in questi anni – afferma – quel video sul clochard lo potevo evitare, parlo del blitz fatto al Palacultura, mi sono pentito amaramente”. Mentre tra le cose che avrebbe voluto realizzare c’è la demolizione del Sea Flight: “Il simbolo di quella che è stata una industrializzazione  delle nostre  spiagge, della parte più bella della nostra città è rimasta quella bruttura abusiva, il demanio marittimo ce lo ha impedito, ma sarà una prima delle cose che faremo nella prossima amministrazione con me da presidente della Regione siciliana”.

“Il nostro progetto va avanti, condizioneremo gli equilibri nazionali con un nuovo movimento meridionalista. La mia candidatura alla presidenza della Regione siciliana fa già tremare i palazzi della politica”. Lo ha detto il sindaco dimissionario di Messina, Cateno De Luca, in carica fino alle 23.59 di lunedì e in corsa per la presidenza della Regione siciliana.

“Condizioneremo il movimento nazionale – ha proseguito – la denominazione movimento meridionalista è pronta e si stanno registrando anche  i loghi, quando ho detto che Messina sarebbe stato il fulcro dei prossimi equilibri nazionali e regionali  non scherzavo, Palermo crolla perché c’è la candidatura del sindaco De Luca in pista che sta facendo tremare i palazzi”. Per De Luca le elezioni regionali sarebbero un ritorno dopo 10 anni: “Ho fatto un po’ più di gavetta, fare il sindaco di Messina per me è stato il completamento della formazione, Messina rappresenta in piccolo quello che è la Sicilia con i vizi, i pregi, i difetti e i pericoli. Ho sempre detto che se esco vivo e a piede libero dalla sindacatura di Messina avrò degli anticorpi che mi consentiranno anche di puntare legittimamente alla regione siciliana. Il prossimo presidente dellaRregione siciliana deve essere un sindaco e ragionare come tale, governare con la stessa tensione che è mancata, la regione siciliana non è stata amministrata si è fatta solo politica e si continua a farla e la mia candidatura romperà questa logica”.