Al termine di una mirata attività investigativa, i finanzieri della Tenenza di Trapani hanno eseguito diversi accessi nei confronti di 10 cantieri, procedendo al controllo delle autorizzazioni e della regolarità delle posizioni lavorative del personale impiegato.
Nel corso di tali interventi, nei cantieri di Favignana, Levanzo e Marettimo, sia nei rispettivi centri cittadini sia nelle zone costiere ad alta vocazione turistica, sono stati identificati 32 lavoratori impegnati in attività lavorativa, di cui 8 sono risultati totalmente “in nero”.
Gli accertamenti conseguenziali hanno permesso di rilevare che 3 lavoratori, oltre a prestare la loro attività lavorativa “in nero”, percepivano indebitamente il reddito di cittadinanza. Per questi ultimi è scattata la segnalazione all’Inps per la sospensione immediata del beneficio.
Nei confronti delle imprese coinvolte, i finanzieri hanno irrogato sanzioni nel minimo per circa 20mila euro oltre al recupero della contribuzione previdenziale e assicurativa evasa, con relativa regolarizzazione e ricostruzione del rapporto di lavoro a favore dei dipendenti.
I controlli si inquadrano nel contesto dell’impegno operativo profuso dalla Guardia di Finanza nella sistematica repressione del lavoro sommerso in ogni settore economico, con il duplice scopo di tutelare i molti onesti imprenditori che operano nella legalità e contrastare invece, con decisione, coloro che traggono indebiti vantaggi finanziari e competitivi dal disonesto sfruttamento della manodopera irregolare.
L’attività ispettiva condotta dalla Fiamme Gialle trapanesi per il contrasto al lavoro irregolare continuerà nelle prossime settimane, anche in altri settori economici, a salvaguardia dei diritti dei lavoratori e a tutela dei cittadini onesti.
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