Nel carcere di Agrigento tre detenuti hanno sfondato una parete per entrare in una sezione che è rimasta “occupata” per alcune ore. Un gesto di forza che ha richiesto il ricorso a personale penitenziario che non era in servizio per ristabilire la normalità e trasferire i tre in altri penitenziari. A riferirlo è il sindacato di polizia penitenziaria.
Spiega il segretario generale Aldo Di Giacomo: “Ormai non c’è più nulla da stupirsi perché in carcere accade di tutto e di più con i detenuti che continuano a manifestare il proprio controllo e a muovere l’attacco allo Stato sino a sfondare mura o a evadere come è accaduto in altri istituti. Un episodio che rileva la situazione esplosiva determinata nei penitenziari italiani con un clima di tensione alle stelle che sarà sempre più incontenibile senza provvedimenti e strumenti di assoluta urgenza”.
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