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Migranti morti per ipotermia: arrestato presunto scafista. Proseguono gli sbarchi

L’indagato dovrà rispondere di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e di omicidio colposo plurimo

La squadra mobile della Questura di Agrigento ha eseguito il fermo, disposto dai pubblici ministeri Gloria Andreoli e Paola Vetro e dal procuratore Luigi Patronaggio, di un trentanovenne egiziano, gravemente indiziato di essere lo scafista che ha guidato, lo scorso 25 gennaio, l’imbarcazione con 287 cittadini extracomunitari nelle acque di Lampedusa, provocando la morte per ipotermia di 7 giovani bengalesi. L’indagato dovrà rispondere di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e di omicidio colposo plurimo. “L’egiziano – rivela il procuratore Patronaggio – era già stato indagato per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. Il ‘carico umano’ da lui condotto era composto da cittadini di varie etnie con prevalenza di cittadini bengalesi”. Il mezzo, secondo le prime ricostruzioni, era partito dalle coste libiche ed era stato affidato a “professionisti” egiziani. Non è la prima volta che i trafficanti di essere umani libici affidano i migranti a cittadini tunisini o egiziani per affrontare la traversata del Canale di Sicilia, ultimo segmento del lungo itinerario della tratta che si diparte dall’Africa subsahariana, dal Centro Africa, dal Corno d’Africa e dall’Oriente Indiano”. 

Intanto sta facendo ingresso alla banchina commerciale di Pozzallo, la Ocean Viking nave ong di Sos Mediterranee. Si presume che le operazioni di sbarco inizialmente previste per le 8 possano subire un rallentamento dovuto ad un altro sbarco avvenuto stanotte quando una motovedetta della Capitaneria di porto ha trasferito a Pozzallo 91 migranti (rettificato il numero di 94 fornito in nottata) recuperati da un veliero al largo delle coste siracusane. Al momento i 91 migranti che sono stati riparati all’hot spot, all’esterno dei capannoni, stanno effettuando il tampone antigenico per la rilevazione del Covid 19. Dentro l’hot spot si trovano ancora 24 migranti da precedenti sbarchi. Mentre si completano queste procedure è in arrivo la nave quarantena Azzurra. È probabile quindi che per l’accavallarsi di condizioni, lo sbarco da Ocean Viking possa subire dei ritardi.

Freddo pungente e vento spazzano la costa iblea, accompagnano e rendono ancora più complesse le procedure di sbarco dei migranti giunti in poche ore in due diversi episodi a Pozzallo: dalla Ocean Viking e da una motovedetta della Capitaneria di porto. Un caso di positività al Covid 19 è stato registrato tra i 91 migranti che nella notte sono stati recuperati dalla motovedetta e trasferiti mella città portuale. Navigavano a circa 3 miglia a sud ovest dell’Isola delle correnti. Si tratta prevalentemente di nuclei famigliari e provengono in massima parte da Afghanistan, Turchia, Siria e Palestina. A essere positiva è una donna, che verrà trasferita – lei in biocontenimento – assieme a tutti gli altri migranti, a bordo della nave quarantena Azzurra che ha attraccato in banchina a Pozzallo alle 10.40.


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