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Barbagallo verso le Regionali: “la linea del Pd è quella del campo largo, ma il modello Draghi è irripetibile in Sicilia”

"Un conto sono gli incontri formali per vicende che riguardano le questioni di Aula dell'Ars, un conto sono le trattative politiche dove è escluso ogni rapporto con i forzisti"

“La linea del Pd è quella del campo largo, dell’inclusione e del massimo allargamento possibile ma allo stesso tempo il modello Draghi è irripetibile in Sicilia”. Così il segretario regionale del Pd, Anthony Barbagallo, a margine della direzione regionale dem Sicilia. Tra i temi all’ordine del giorno, in vista delle prossime elezioni amministrative e regionali, c’è anche il perimetro delle alleanze ancora da definire: “L’ipotesi di un accordo con Forza Italia non è neanche all’ordine del giorno – puntualizza Barbagallo -. Un conto sono gli incontri formali per vicende che riguardano le questioni di Aula dell’Ars, un conto sono le trattative politiche dove è escluso ogni rapporto con i forzisti”. E rispetto alla lunga campagna elettorale che si protrarrà nei prossimi mesi, “arriviamo con l’onda lunga della vittoria alle amministrative dello scorso autunno, con il pieno che abbiamo fatto ai ballottaggi con il M5s e abbiamo le carte in regola per fare bene anche adesso”, ha concluso.

“Il perimetro per Palermo lo decideranno gli organismi, la direzione regionale”. Lo ha detto il segretario regionale del Pd, Anthony Barbagallo, a margine della direzione regionale dem Sicilia, rispondendo a distanza al sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, che oggi aveva bocciato l’ipotesi di una apertura del perimetro di alleanze a Italia Viva in vista delle prossime amministrative nel capoluogo siciliano. “È chiaro che nella possibilità di allargamento occorre fare un ragionamento con tutte le forze che oggi compongono la coalizione – ha aggiunto -. È stato un percorso lungo quello che ha visto anche a Palermo il Pd e il M5s insieme eventuali allargamenti andranno condivisi con la coalizione costruita sino ad adesso”. 

Sulla scelta del nome del candidato sindaco del centrosinistra alle amministrative di Palermo, “speriamo di riuscirci in un paio di settimane”. A dirlo il segretario regionale del Pd, Anthony Barbagallo, rispondendo ai giornalisti a margine della direzione dem Sicilia, che gli chiedevano i tempi per l’individuazione di un candidato espressione della coalizione di centrosinistra. Tempi troppo stretti, quindi per le primarie? “Abbiamo sempre ribadito che il Pd è la casa delle primarie, che vanno condivise con tutta la coalizione – ha proseguito Barbagallo -. Ma bisogna chiederlo anche alle altre forze autorevolissime della coalizione che in questo momento non hanno mai dato un assenso formale alle primarie a Palermo”. Per il segretario dem siciliano, infine, non c’è alcun ritardo perché “rispetto ad altri anni e stagione le candidature stanno maturando dopo, non per una moda di questi tempi ma perché le campagne elettorali si fanno molto sui social, e negli ultimi tempi sono diventate più incisive e più veloci. Non è un caso che nessuna dei grandi comuni al voto è stata definita una candidatura in modo netto da parte del centrodestra né da parte del centrosinistra”.

“Non mi appassiona né il campo largo né il campo stretto. È evidente che un campo largo immotivato e incoerente fa molto più danno di un campo stretto motivato e coerente. Lo dice uno che ha fatto e vinto le elezioni con un solo partito e con un’alleanza molto più ampia come nel 2017”. Lo ha detto il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, nel corso della direzione regionale del Pd Sicilia che si sta svolgendo nel capoluogo siciliano, in vista della prossima tornata elettorale.

“Ritengo fondamentale celebrare le primarie per creare una spinta alla partecipazione. Le primarie animano la campagna elettorale, consentono alla società civile di avere un punto di riferimento“. A dirlo il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, nel corso della direzione regionale del Pd Sicilia, in vista della prossima tornata elettorale nel capoluogo siciliano. “Per dare una spinta alla partecipazione continuo a sostenere quanto sia importante celebrare le primarie che danno un’animazione in più alla campagna elettorale, consentono alla società civile di avere un luogo di riferimento. – ha proseguito il primo cittadino -. Mi chiedo se rispetto alle primarie ci siamo dei veti; sono contrario ai veti, ma sono favorevole alle posizioni argomentate”.


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