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Durante la pandemia aumentano i beni sequestrati alla mafia, Sicilia “determinante

La regione con il maggior numero di realtà sociali che gestiscono beni confiscati alle mafie è la Sicilia con 267 soggetti gestori, segue la Calabria con 148, la Lombardia con 141, la Campania con 138

Nel periodo Covid sono aumentati i sequestri e le confische. Lo sottolinea l’associazione Libera nel dossier dedicato al tema dei beni confiscati: secondo i dati del ministero dell’Interno dell’agosto 2021, stati 8.785 i sequestri (per un valore di 1.905 milioni di euro) nel periodo agosto 2020-luglio 2021, +49% rispetto all’anno precedente (agosto 2019-luglio 2020), mentre le confische sono state 4.246 (per un valore di 1.731 milioni di euro) con il +136% rispetto all’anno precedente.

Inoltre, si legge ancora nel dossier, secondo la relazione del ministero della Giustizia aggiornata al 30 giugno scorso, i procedimenti relativi alle misure di prevenzione patrimoniali, inseriti nella banca dati centrale sin dal 1997, risultano essere 10.500, con un incremento di 498 unità rispetto ai 10.002 rilevati al 30 giugno 2020. I dati evidenziano la prevalenza di procedimenti iscritti da uffici appartenenti all’area meridionale cui – negli anni 2019/2021 – appare riconducibile il 44% dei 1.194 procedimenti rilevati a livello nazionale. Tale percentuale sale al 66%, se si tiene conto anche dell’area insulare, a cui contribuisce in materia determinante la Sicilia e, in particolare, il distretto di Palermo. Nell’ultimo triennio, poi, è decisamente aumentata, sottolinea Libera, l’incidenza dell’area settentrionale, toccando il 25% e superando la percentuale dell’area delle Isole.

Sono 947 soggetti diversi – come associazioni e cooperative sociali – in 18 regioni e in più di 350 comuni impegnati nella gestione di beni immobili confiscati alla criminalità organizzata ottenuti in concessione dagli enti locali. Si legge ancora nel dossier curato dall’associazione Libera e dedicato al tema dei beni confiscati. Più della metà di queste realtà sociali è costituito da associazioni di diversa tipologia (505) mentre le cooperative sociali sono 193 (con 5 cooperative dei lavoratori delle aziende confiscate e 16 consorzi di cooperative).

Tra gli altri soggetti gestori del terzo settore, ci sono 15 associazioni sportive dilettantistiche, 33 enti pubblici (tra cui aziende sanitarie, enti parco e consorzi di Comuni che offrono dei servizi di welfare sussidiario dati in gestione a soggetti del terzo settore), 40 associazioni temporanee di scopo o reti di associazioni, 58 realtà del mondo religioso (diocesi, parrocchie e Caritas), 26 fondazioni private e di comunità, 16 gruppi dello scautismo e infine 27 istituti scolastici di diverso ordine e grado. La regione con il maggior numero di realtà sociali che gestiscono beni confiscati alle mafie è la Sicilia con 267 soggetti gestori, segue la Calabria con 148, la Lombardia con 141, la Campania con 138.


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