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Corruzione. Caso Ast, si dimette il nuovo Dg. Fava: “atto dovuto”

Una nomina, quella di Amico, "talmente singolare" per Fava da essere la prima contestazione rivolta al vicepresidente della Regione Armao

L’attuale direttore generale dell’Azienda siciliana trasporti, tra le principali partecipate regionali, “ha presentato pochi minuti fa una lettera di dimissioni. Penso sia un atto dovuto come mi sembrava bizzarra e stravagante la sua nomina”. A darne notizia è il presidente della commissione Antimafia all’Ars, Claudio Fava, dopo che ieri pomeriggio è stato ascoltato in audizione l’assessore all’Economia, Gaetano Armao, proprio sulla vicenda legata alle procedure di selezione del personale e alla gestione dell’Azienda siciliana trasporti.

Nel corso dell’audizione, Armao aveva annunciato di aver dato mandato agli uffici della Regione di valutare la posizione del direttore generale dell’Ast, Giovanni Amico, attualmente indagato nell’ambito dell’inchiesta “Gomme liscie” che nei giorni scorsi ha portato all’arresto dell’ex direttore generale Andrea Ugo Fiduccia per corruzione. Una nomina, quella di Amico, “talmente singolare” per Fava da essere la prima contestazione rivolta al vicepresidente della Regione Armao: “Mi domando come sia possibile che di fronte a numerosi segnali, pubblici e privati, il governo abbia finto di nulla. O meglio ha alzato la voce in privato e tenuta bassa in pubblico – ha aggiunto – come se attorno a questa governance dell’Ast ci fosse una sorta di regola dell’intoccabilità”.


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