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Si oppone al fidanzamento con la figlia, 46enne ucciso a colpi di pistola in strada a Palermo

Il presunto assassino si è costitutito poche ore dopo, accompagnato dal suo avvocato

Omicidio ieri sera a Brancaccio, borgata popolare alle porte di Palermo. Un uomo di 46 anni – Natale Caravello – è stato ucciso a colpi di arma da fuoco. Sul posto, nei pressi di via Matera, le Volanti della Polizia e gli investigatori della Squadra mobile.

A uccidere sarebbe stato Alessandro Sammarco, 20 anni, nipote del boss Giuseppe Bronte, che si è presentato ieri sera, poche ore dopo l’omicidio, alla caserma Carini dei carabinieri in piazza Verdi, accompagnato dal suo avvocato.

“Era sconvolto – dice l’avvocato – mi ha raccontato cosa fosse successo e siamo andati insieme in caserma”. Poi l’interrogatorio è proseguito nelle stanze della squadra mobile di Palermo che indaga. Ha raccontato che ieri sera in via Matera c’è stata l’ennesima discussione finita in lite e, quindi, con due colpi a bruciapelo in testa.

“Era una situazione che andava avanti da un anno circa. Il padre della ragazza si opponeva al rapporto con la figlia – aggiunge l’avvocato –. Ieri ha raccontato il mio assistito, mentre girava in moto per il quartiere è stato bloccato da Caravello. Gli si è parato davanti. Sammarco ha estratto la pistola e ha sparato. Ha affermato di non aver mirato. Era disperato e ha detto più volte che con il gesto di ieri si è rovinato la vita”.

Il sostituto procuratore Gianluca De Leo ha disposto il fermo di Sammarco che è stato portato in carcere. È entrato in caserma dandosi pugni in testa. “Mi sono consumato. Mi sono consumato”.


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