I cittadini chiamano e Valentina Chinnici, capogruppo di “Avanti Insieme” al Comune di Palermo risponde. In un cinema De Seta gremito di palermitani, la maggior parte dei quali facenti parte dei 600 sottoscrittori della sua candidatura a sindaco, ha preso vita una domenica densa di contenuti, resa ancora più significativa dalla presenza accanto alla Chinnici della squadra che la sta accompagnando in quella sfida per la corsa a sindaco di Palermo. Sfida che tiene in conto il ruolo del civismo, fondamentale nel fare da collante fra le dirigenze di partito e la città.
A introdurre i lavori, condotti dal giornalista Roberto Greco, Rosana Rizzo, del Comitato promotore dell’appello. Insieme con lei, sul palco, ognuno portando il proprio contributo nella volontà di costruire un programma che parte dalla concretezza del mettere in atto, non come rappresentanti di istituzioni o di enti che propongono ma come attuatori di pratiche solidali che dialogano nella vita di tutti i giorni: Roberto Zampardi, Attivista per i diritti umani; Vanessa Ambrosecchio, insegnante e scrittrice; Mari D’Agostino, per l’Itastra dell’Università di Palermo; il presidente dell’ottava circoscrizione, Marco Frasca Polara, e il vicepresidente della VI, Roberto Li Muli; Lavinia Sposito, imprenditrice e animatrice dell’ esperienza di Borgo Strafalè; l’operatore sociale Nino Rocca, vicino agli ultimi della città.
A sancire l’evento gli interventi video di Massimo Recalcati e Gianni Cuperlo che hanno introdotto e chiuso l’incontro, salutando con favore e calore la richiesta di scesa in campo di Valentina Chinnici. Una domanda su tutte ha cercato risposta, anche in seguito alla ritirata di Franco Miceli, e cioè “ti candidi o non ti candidi?”.
“Non voglio deludere le persone che credono in me, perché credo che la città la dobbiamo salvare tutti e tutte con lealtà, senza barattarla per logiche altre. Ecco perché, se Franco Miceli ci ripensa, noi saremo al suo fianco. Chiunque sappia chi è, si rende conto che può essere il candidato ideale. È l’ora di restare uniti e di valorizzare l’esperienza di Orlando – ha affermato con energica lucidità Valentina Chinnici – che si ha sempre insegnato ad amare Palermo. Con tutti i suoi difetti. Siamo stanchi della narrazione di una città irredimibile. Atteggiamento che è un insulto profondo a tutte le persone, giudici, giornalisti, politici, sindacalisti, che hanno dato la vita per questa città. Evitiamo, quindi, di andare a fare le passerelle in occasione dei prossimi 23 maggio e 19 luglio perché Palermo non ne ha bisogno, e cerchiamo di costruire tutti insieme il tessuto su cui Palermo può rinascere“.
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