Musumeci: “scontiamo da 70 anni una condizione periferica, la Sicilia non è strategica solo per le basi militari”

“Ormai sono come la mozzarella: scado tra qualche mese con un grosso punto interrogativo sul dopo…”. Così il presidente della Regione siciliana, Nello Musumeci, durante la presentazione dal rapporto 2022 Act Tank Sicilia su “Strategie e politiche per una Sicilia al centro del Mediterraneo aperta, attrattiva e presentata”, in occasione del forum The European House – Ambrosetti oggi a Palazzo Belmonte Riso-Museo regionale d’Arte Moderna e Contemporanea, a Palermo.

“Manca a Roma e a Bruxelles una politica per il Mediterraneo: l’Europa non ha ancora idea di cosa vuole fare. E noi abbiamo carenze strutturali proprio perché paghiamo da 70 anni una condizione di perifericità e marginalità rispetto al continente europeo – ha detto poi – La Sicilia è già capitale, già cuore pulsante, ma se lo è nel bacino del Mediterraneo. È qui il futuro della Sicilia. Questa terra ha bisogno di infrastrutture strategiche per candidarsi ad essere la naturale piattaforma dell’Europa nel Mediterraneo, e di cui i paesi afro-asiatici hanno bisogno. È mancata in Italia e in Europa negli ultimi 60 anni una serie politica per il Mezzogiorno d’Italia. Dobbiamo creare assieme a Roma un sistema aeroportuale che consenta alla Sicilia di diventare il naturale punto di approdo in questo grande mare. Abbiamo sei aeroporti e ognuno con un suo ente di gestione, una follia, serve un porto hub per accogliere le navi che arrivano dal Canale di Suez, e un sistema ferroviario efficiente”. 

“Da parte di tutti gli organismi europei verso il Mediterraneo, i propositi sono rimasti solo sulla carta e ancora oggi la Sicilia rimane strategica per l’Italia e per l’Europa soltanto dal punto di vista della difesa. Due delle più grandi basi militari dell’Europa e dell’occidente e del Patto Atlantico, che nessuno naturalmente osa contestare, sono qui. Ma la Sicilia non può essere strategica solo per le basi militari – ha concluso – Abbiamo la necessità di imporre l’attenzione dell’Unione Europea sul fatto che senza una politica del Mediterraneo – ha aggiunto -, il continente europeo non può che guardare ai ghiacciai del Baltico e a un Est dell’Europa dove i risultati di politica estera e di politica difesa si stanno rivelando inesorabilmente fragili e inconsistenti proprio nelle ultime settimane”.