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Covid, prof morta dopo il vaccino Astrazeneca. Il gip di Messina chiede altre indagini

Il gip ha disposto l’acquisizione di documentazione e accertamenti investigativi, l’audizione di persone informate e approfondimenti peritali

Occorreranno altre indagini sul caso della professoressa Augusta Turiaco, la docente morta in ospedale il 30 marzo 2021 dove era giunta dopo la somministrazione del vaccino Astrazeneca a Messina. È quanto emerso dalla decisione del gip di Messina che, respingendo la richiesta di archiviazione della procura, ha disposto la prosecuzione delle indagini così come chiesto dai familiari della docente attraverso l’avvocato Daniela Agnello. Il gip Fabio Pagana ha quindi disposto l’acquisizione di documentazione e accertamenti investigativi, l’audizione di persone informate e approfondimenti peritali.

“Il giudice – spiega il legale – con ordinanza ha ribadito che “il ricorso a procedure d’urgenza e di emergenza non può esonerare del tutto da ogni forma di responsabilità, anche solo in astratto. Non può cioè escludersi che una qualche negligenza, imprudenza o imperizia (esclusa ovviamente ogni possibile imputazione a titolo di dolo) sia stata commessa o venga commessa, per esempio violando le predette procedure e le norme cautelari da esse imposte o, più in generale, omettendo di rilevare criticità che, con l’ordinaria diligenza prudenza o perizia, imposte e consentite dal progresso tecnico raggiunto fino a quel momento, avrebbero potuto e dovuto essere rilevate, in particolare, dal produttore del farmaco e comunicate agli utenti al fine della migliore prevenzione dei pur limitati effetti collaterali”.

Il Tribunale, peraltro, ha evidenziato che “occorre cioè accertare, ai fini di una possibile imputazione in ambito penale, se nel caso di specie l’evento che ha portato al decesso della vittima fosse ragionevolmente conoscibile e prevedibile in capo al produttore al momento in cui il farmaco è stato prodotto, immesso in circolazione e nel momento in cui lo stesso è stato somministrato alla odierna vittima. La famiglia e l’intera collettività – conclude il legale – attendono, con estrema fiducia, l’esito delle indagini suppletive per far luce sulle allarmanti e preoccupanti ombre ancora esistenti sul vaccino AstraZeneca che ha causato la morte di Augusta Turiaco di cui ricorre il primo anniversario del decesso il prossimo 30 marzo”.


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