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Riconoscimento dell’insularità in Costituzione: c’è il sì della Camera fra gli applausi

Dopo il Senato, anche la Camera ha approvato il riconoscimento delle peculiarità delle isole e il superamento degli svantaggi derivanti dalla condizione d'insularità

La Camera ha approvato, senza voti contrari, la proposta di legge d’iniziativa popolare che riconosce l’insularità in Costituzione. Il testo, che aveva già avuto il via libera del Senato lo scorso novembre, modifica l’articolo 119 della Carta per inserire il riconoscimento delle peculiarità delle Isole e il superamento degli svantaggi derivanti dall’insularità. Il via libera è stato salutato a Montecitorio da un applauso.

Finalmente l’Aula della Camera ha approvato con 425 sì (e un astenuto, ndr) la proposta di legge già votata in commissione Affari Costituzionali più di due mesi fa”, evidenzia Giuseppe Brescia, presidente della commissione Affari Costituzionali della Camera e deputato del MoVimento 5 Stelle. “Auspichiamo un iter rapido nella seconda deliberazione, naturalmente in linea con i tempi dettati dalla Costituzione. Dobbiamo lavorare per far entrare in vigore il testo prima della pausa estiva. Sarà la prima riforma costituzionale di iniziativa esclusivamente popolare nella storia della nostra Repubblica”.

“Centinaia di migliaia di cittadini hanno firmato questa proposta di legge e ringraziamo i comitati promotori che soprattutto in Sardegna e Sicilia si sono mobilitati credendo nella partecipazione dei cittadini”, aggiunge Brescia. “Il voto di oggi risponde al loro impegno contro i disagi che chi vive su un’isola troppo spesso affronta. È una questione che riguarda 7 milioni di italiani. Con questa riforma rimediamo a un errore fatto nel 2001 quando venne cancellato il riferimento al principio dell’insularità voluto dai costituenti. La definitiva approvazione sarà ancora una volta il successo del metodo delle riforme puntuali” aggiunge Brescia.

“La Repubblica – questo il testo approvato – riconosce le peculiarità delle Isole e promuove le misure necessarie a rimuovere gli svantaggi derivanti dall’insularità”. La proposta di legge era stata sottoscritta da oltre 200mila persone.

Il riconoscimento nella Costituzione italiana della condizione d’insularità “restituisce a siciliani e sardi un diritto fondamentale nel Paese europeo con il più alto numero di cittadini insulari nell’Unione europea”, afferma il vice presidente della Regione siciliana, Gaetano Armao.

Spiega l’assessore siciliano all’Economia: “È una battaglia che ha visto, e vede, i siciliani e i sardi impegnati sul piano regionale, nazionale ed europeo. Essenziali sono risultati, oltre alla presentazione della proposta di legge costituzionale d’iniziativa popolare sottoscritta da oltre 200 mila sardi, la determinazione dei costi dell’insularità realizzata dal governo siciliano ed il disegno di legge voto approvato all’Assemblea regionale siciliana, come le iniziative presso il Comitato europeo delle Regioni e la proposta di risoluzione all’esame del Parlamento europeo”.

Una coralità di iniziative che giunge adesso al pieno riconoscimento del diritto a misure compensative per ridurre gli svantaggi per gli oltre 6 milioni e mezzo di italiani che risiedono nelle Isole. I 100 milioni di euro già assegnati dalla legge di bilancio 2022, a Sicilia e Sardegna, per la condizione di insularità costituiscono, per l’assessore all’Economia, “solo il primissimo stadio di quella compensazione economica necessaria per far fronte al divario ed agli oneri occulti che gravano su ogni cittadino o impresa di un’isola”.


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