A Trapani torna la Processione dei Misteri, dopo due anni di assenza dovuta alla pandemia. Lo ha deciso il Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica in Prefettura. Mascherine a coprire naso e bocca, turisti e fedeli convergeranno nel centro storico per partecipare a un evento che ha circa 400 anni e costituisce uno degli appuntamenti religiosi più significativi della Pasqua in Sicilia. “Dobbiamo essere sobri, considerando il contesto storico della guerra, in particolare in Ucraina – ha detto il Vicario della Diocesi di Trapani Alberto Genovese – vivendo questi eventi con maggiore spiritualità e interiorità”. “L’invito da parte nostra è rivolto al senso di responsabilità della gente dei misteri – spiega il presidente dell’Unione Maestranze Giovanni D’Aleo – affinché piazza Purgatorio rimanga sgombra ed a disposizione di quanti dovranno collaborare nello svolgimento della Processione”. “Il ritorno della Processione dei Misteri segna una tappa fondamentale per la ripartenza della nostra città dopo un periodo buio – sottolinea il sindaco di Trapani, Giacomo Tranchida – che va però vissuto con attenzione: mascherine, distanziamento ed ogni misura utile a limitare rischi di contagio dovrà essere adoperata con estrema attenzione da tutti coloro i quali affolleranno le strade del centro storico”.
La processione mette in scena, spiega il sito misteriditrapani.it, 18 gruppi scultorei più due simulacri, realizzati in legno, tela e colla tra il XVII il XVIII secolo dalle fiorenti botteghe artigiane trapanesi. La processione ha origini spagnole, e fu gestita dalla Confraternita del preziosissimo sangue e successivamente dalla Confraternita di San Michele. Nel corso degli anni venne affidata alle corporazioni artigiane, le maestranze, dalle quali, nel 1974 nacque l’Unione Maestranze, che è la vera macchina organizzatrice dell’evento.
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