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Call center: nuova protesta a Palermo, 543 lavoratori a rischio

Non si ferma la protesta dei lavoratori di Covisian e Almaviva, radunati da stamane alle 10 alla stazione Notarbartolo

Non si ferma la protesta dei lavoratori di Covisian e Almaviva, radunati da stamane alle 10 alla stazione Notarbartolo. Sono 543 i lavoratori a rischio licenziamento. Ieri Ita non si è presentata al tavolo attivato al ministero del Lavoro con l’obiettivo di trovare una soluzione dopo il mancato rispetto della clausola sociale sottoscritta a Roma il 21 ottobre tra Covisian e Ita. la vertenza riguarda 221 operatori di Covisian che dal primo maggio sarebbero messi alla porta e 322 di Almaviva in cassa integrazione. Dopo la notizia della fumata nera a Roma, ieri pomeriggio un corteo spontaneo di lavoratori Covisian e Almaviva aveva sfilato per le vie del centro di Palermo, al termine di un’assemblea pubblica. Ita Airways ha reagito spiegando che non è stata presente al tavolo ministeriale perchè si considera “parte lesa” a seguito della “rottura unilaterale” da parte di Covisian del contratto di fornitura del call center e ritiene responsabile esclusivamente l’azienda “che non ha dato seguito né al contratto sottoscritto con Ita né all’intesa sulla clausola sociale relativa ai dipendenti Almaviva”. La Regione siciliana da parte sua ha chiesto un “tavolo risolutivo”.

“I vertici Ita Airways saranno convocati in audizione nella commissione Lavoro della Camera, a spiegare le scelte che stanno portando al licenziamento di oltre 500 lavoratori e il comportamento antistituzionale tenuto nei confronti del Ministero del Lavoro. Mi auguro che chi dirige una società completamente controllata dallo Stato non vorrà ripetere nei confronti del Parlamento l’errore grave commesso con il Governo. Dobbiamo una risposta ai lavoratori e alle famiglie mobilitati a Palermo e Rende”. Lo dichiara la presidente della commissione Lavoro della Camera Romina Mura (Pd), dopo il management di ITA non ha partecipato alla riunione convocata ieri al ministero del Lavoro.

“Quando sono in discussione centinaia di posti di lavoro – aggiunge la presidente dem – il confronto con le Istituzioni è un passaggio obbligato, proprio per esperire ogni tentativo per evitare i licenziamenti. Dunque corretta e puntuale la richiesta dei colleghi Miceli e Bruno Bossio di coinvolgere gli organi parlamentari, al fine di fare chiarezza su quanto accaduto e soprattutto ricominciare un percorso più attento alle istanze sociali, come dovrebbe più di altri una società dello Stato”.

“Sulla vicenda Covisian, società di call center che si occupa del servizio clienti per conto di ITA, penso che l’interesse primario sia quello di salvaguardare i lavoratori e di non strumentalizzarli con semplicistiche ricostruzioni di responsabilità. Certamente ognuno deve fare la sua parte in vista di una soluzione. Laddove esiste una clausola sociale che dovrebbe salvaguardare tutti i dipendenti al momento del subentro di un nuovo operatore, come nel caso della Covisian, mi chiedo quale possa essere stato il problema, cosa possa aver determinato lo stato di agitazione dei lavoratori della Covisian che ha portato ITA a dover riorganizzare tempestivamente il servizio per ridurre gli immaginabili impatti negativi sull’operativo. Forse un cambio di management? Vorrei che questa non fosse l’ennesima strumentalizzazione che non fa bene ai lavoratori e neppure al settore”. Così in una nota la senatrice M5s Giulia Lupo.

“La vertenza che vede coinvolti Ita, Covisian e Almaviva è colma di condotte contrarie al buon senso e alle più elementari regole di correttezza, tra accordi non rispettati e indisponibilità a trovare delle soluzioni. E sta danneggiando 543 lavoratori che chiedono solo di veder tutelati i loro posti di lavoro. Anche ieri l’assenza dei vertici di Ita al tavolo presso il Ministero del lavoro ha visto l’ennesimo “sgarbo”, tanto più da parte di una società controllata al 100% dallo Stato. Chiediamo al Ministro del lavoro, Andrea Orlando, di attivarsi per intraprendere le dovute iniziative a salvaguardia dei livelli occupazionali”. È quanto dichiara il deputato di Fratelli d’Italia, Walter Rizzetto, capogruppo in commissione Lavoro, che ha presentato un’interrogazione sottoscritta anche dal vicepresidente della Camera, Fabio Rampelli, per tutelare i lavoratori di Covisian e Almaviva.


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