Un’ufficializzazione che segue l’assoluzione di venerdì dell’ex presidente dell’Ars nel processo per corruzione elettorale e che non raccoglie l’invito di Ignazio La Russa (FdI), giunto stamane in extremis, di fermare la presentazione della candidatura che sarebbe stata interpretata un atto ostile nei confronti del partito di Giorgia Meloni. “Questa conferenza stampa servirà proprio a partire e fare appelli ai nostri amici – ha proseguito Cascio – spiegando le ragioni dell’unità del centrodestra. Un valore assoluto che serve non solo per governare questa città che ha bisogno di una ampia sintonia dei partiti politici, ma servirà anche per governare la Regione e questo Paese. Non ci siamo al momento riusciti, ma partiamo con una candidatura che comunque vede quattro forze politiche presentare la mia candidatura. A ogni modo, confido di riunire tutto il centrodestra”.
“Sono due le ragioni per cui abbiamo rinviato questa conferenza stampa: la prima per il rispetto di una sentenza che attendevo da 10 anni. La seconda, il tentativo di partire con una coalizione che mettesse insieme tutto il centrodestra. Siamo molto ottimisti e contiamo, nelle prossime 48-72 ore, di poter ampliare la coalizione”. Crede ancora in una ricomposizione del centrodestra, il candidato sindaco di Palermo di Forza Italia e Lega, l’azzurro Francesco Cascio, che oggi ha dato ufficialmente il via alla campagna elettorale con una conferenza stampa di presentazione alle Terrazze all’antico stabilimento balneare di Mondello.
“Ne avrò cura è lo slogan della mia campagna elettorale, ma anche la sintesi dei miei ultimi sei anni di vita che ho trascorso a curare la gente e a fronteggiare le emergenze. Mi sono occupato, infatti, di dossier importanti come il covid e l’emergenza migranti a Lampedusa. Ho avuto cura nel vero senso della parola”. A dirlo il candidato sindaco di Palermo, Francesco Cascio, medico ed ex presidente dell’Ars che oggi aveva al suo fianco gli esponenti dei partiti di centrodestra che attualmente appoggiano la sua candidatura: il coordinatore regionale degli azzurri, Gianfranco Miccichè, il deputato regionale di Prima l’Italia – Lega, Vincenzo Figuccia, e il vicepresidente di Noi con l’Italia, Saverio Romano. Il suo obiettivo è riunire il centrodestra, conquistando alla sua causa anche FdI che oggi aveva lanciato un appello al politico azzurro perché rimandasse la presentazione della sua candidatura. “Il programma elettorale che abbiamo già in parte elaborato – ha aggiunto – lo vorremmo costruire in questi giorni di campagna elettorale ascoltando la città. E’ molto importante capire quello che città vuole per rinascere. Una parte l’abbiamo fatta, l’altra la faremo con i cittadini, le associazioni e imprese ascoltando la città per sentire quali sono le prime emergenze su cui lavorare”.
FdI però ribadisce ancora una volta di voler perseguire a Palermo e nelle elezioni regionali, l’unità del centrodestra. “Dopo le scelte tra loro discordanti a Messina di Lega e Fi, la possibile unità della coalizione verrebbe ulteriormente vanificata dalla ufficializzazione a Palermo di un ticket Lega-FI senza alcuna condivisione con Fratelli d’Italia. Ci appelliamo alle forze di centrodestra perché non procedano al previsto annuncio di oggi della candidatura Cascio e del suo vice per consentire una comune valutazione dei candidati sindaci a Messina e Palermo e la contestuale definizione del candidato di centrodestra alla Presidenza della Regione siciliana”. Lo dice Ignazio La Russa, senatore di Fratelli d’Italia, in un appello in extremis, praticamente fuori tempo massimo: stamane alle 10, infatti, è prevista la presentazione della candidatura dell’azzurro Francesco Cascio a sindaco di Palermo, sostenuto da FI e Lega.
“La conferma di Musumeci che ha governato e governa con competenza e onestà insieme ai partiti di centrodestra – aggiunge La Russa – è un imprescindibile segno di unità, utile a rafforzare anche le compagini in campo per le amministrative. La volontà, invece, di proseguire nella incomprensibile scelta di rinviare ogni scelta sulla regione, o peggio a dichiarare una preclusione alla naturale ricandidatura dell’uscente presidente dell’Ars, minano inevitabilmente la coesione della coalizione e disorientano i nostri elettori. Se confermato, questo unilaterale atto di esclusione del nostro movimento da ogni decisione, ci costringerà ad assumere, liberi da vincoli di coalizione, le valutazioni conseguenti”. Quindi l’avvertimento: “Se l’annuncio previsto avesse luogo, ci vedremmo costretti a indicare, quale candidato sindaco di Palermo, la persona che riteniamo più competitiva e più adatta a guidare il rilancio della città di Palermo. La capitale della Regione siciliana non merita ticket dettati più dalla volontà di contrastare FdI piuttosto che di battere sinistre e M5s”.
“Noi non lanciamo ultimatum, la nostra impronta è la sobrietà, la serenità e l’unità. Gli ultimatum li lasciamo lanciare agli altri, ma non credo che La Russa abbia lanciato ultimatum. E’ una persona equilibrata e abbastanza trasparente, semmai dice giustamente troviamo una sintesi per stare assieme alla comunali, regionali e politiche. Condivido assolutamente l’idea e lavoreremo per questo”. Così il candidato sindaco di Forza Italia, Francesco Cascio, sostenuto anche dalla Lega, commentando con i giornalisti l’appello lanciato oggi dal senatore di FdI, Ignazio La Russa, a FI e Lega, a non ufficializzare la discesa in campo dell’ex presidente dell’Ars nel tentativo di tenere compatto il centrodestra. Cascio però va avanti con l’impegno di unificare la coalizione, e oggi ha presentato la sua candidatura.
“Il presidente Silvio Berlusconi conosce molto bene la situazione siciliana: è aggiornato costantemente. Si è confrontato, oltre che coi dirigenti azzurri siciliani, anche con Matteo Salvini, Lorenzo Cesa, Maurizio Lupi e Ignazio La Russa per Fratelli d’Italia. Quello che posso dire è che, dall’alto della sua esperienza, il presidente si è raccomandato di lavorare per l’unità. Mi auguro che tutto il centrodestra si ritrovi dietro un uomo come Francesco Cascio che sta generando entusiasmo e che, secondo l’opinione di molti palermitani che ho incontrato, e anche alla luce di tutti i sondaggi, è quello che ha maggiori possibilità di diventare un ottimo sindaco di Palermo” . Lo ha detto, in un’intervista al quotidiano La Repubblica, la vicepresidente dei senatori di Forza Italia Licia Ronzulli. “Larga parte del centrodestra si è già impegnata per questo successo, ci auguriamo che anche gli altri vogliano dare il loro contributo. Palermo, inutile negarlo, è il primo tassello di un mosaico che passa per le elezioni regionali e si chiude con le Politiche“, aggiunge. “Solo una coalizione di centrodestra coesa e unita può farcela: si vince e si governa insieme, allontanarsi da questo perimetro significherebbe aiutare gli avversari e penalizzare i cittadini che chiedono un cambiamento. I cittadini di Palermo non meritano di continuare a vivere in una città così bistrattata, in crisi finanziaria, incapace di investire o di avere alcun progetto, che perde. In tutte le classifiche. Noi vogliamo offrire un’alternativa credibile. Abbiamo tutti apprezzato l’equilibrio e la generosità del professor Lagalla come rettore prima e come servitore del popolo siciliano poi. E’ stato, non a caso, uno dei primi nomi che abbiamo valutato positivamente per la candidatura a sindaco: logiche locali ci hanno convinto a trovare una soluzione diversa. Questo stesso equilibrio e generosità dovrebbero convincere il professore a darci una mano per liberare Palermo e a mettersi al servizio del fronte che combatte la sinistra in altri modi. Un uomo col suo amore per la città non potrà certo consentire che continuino a governare gli stessi che lo hanno fatto finora. Spero che gli alleati comprendano che in gioco non c’è qualche punto percentuale in più, ma l’opportunità di amministrare città e regioni, di governare il Paese. Berlusconi e Forza Italia hanno sempre storicamente dato agli alleati più di quanto questi addirittura speravano, pensando all’interesse generale e mai a quello particolare. Forza Italia è da sempre il primo partito in Sicilia, eppure non ha mai chiesto la presidenza della Regione”.
“Non possiamo più aspettare Godot, la campagna elettorale è partita e il nostro candidato, il migliore possibile, è Francesco Cascio. I supposti ulteriori alleati si affrettino nelle decisioni perché Palermo va curata e salvata, e per questo obiettivo serve vincere al primo turno, uniti. La nostra città è alla deriva e agli ultimi posti per qualità della vita a causa dei servizi pubblici allo sbando: cimiteri con bare insepolte, trasporti pubblici inefficienti, riscossione fallimentare e sistema di raccolta dei rifiuti colabrodo. È il momento della svolta e per questo siamo a fianco di Francesco Cascio per amministrare bene Palermo. Come Prima l’Italia ci impegniamo da oggi in una lunga e avvincente campagna elettorale”. Lo ha detto Vincenzo Figuccia, deputato di Prima l’Italia-Lega all’Assemblea regionale siciliana, intervenendo alla conferenza stampa di presentazione del candidato sindaco di Palermo Francesco Cascio.
“La Dc nel ribadire la stima e l’apprezzamento per Francesco Cascio non presenzierà alla presentazione della sua candidatura perché ritiene utile e opportuno continuare a prodigarsi affinché si possa giungere ad una candidatura condivisa a sindaco di Palermo”. Lo dice il commissario regionale della Dc Nuova, Totò Cuffaro. Stamane a Mondello il previsto lancio della candidatura dell’azzurro Francesco Cascio, sostenuto da FI e Lega. “Solo se si è uniti si potrà superare la sinistra con un risultato che ci consenta di vincere al primo turno, senza andare al ballottaggio. Speriamo che dentro la coalizione ci si liberi da pregiudizi e rancori e si faccia prevalere le ragioni dello stare insieme. risentimenti. C’è bisogno della condivisione di un buon programma per rilanciare Palermo, organizzare la speranza e ridare fiducia ai palermitani”.
“Mi ero determinato nel non rispondere alle farneticazioni di Cateno De Luca, come è giusto, l’ho sempre rispettato. Ma come dicevano i latini ‘Est modus in rebus’ (c’è un limite a tutto) – aggiunge il commissario regionale della DC Nuova, Totò Cuffaro – De Luca se la canta e se la suona. La Democrazia Cristiana, nel rispetto del candidato Basile, non ha mai immaginato di stare con lui. De Luca ha fatto un’apertura alla DC, tra l’altro piena di diktat, e la Dc l’ha educatamente rifiutata. E qui finisce la mia risposta politica. Per quella personale, non so di quali affari parla De Luca e non c’è traccia di sue prese di posizione in tal senso in Assemblea Regionale e della sua attività parlamentare rimane soltanto il suo spogliarello avvolto nella bandiera”.
“Mi rimprovera che invece di fare il francescano in Burundi sono tornato a fare politica. Questo è merito suo, nel senso che ho avuto il terrore di lasciare la politica a gente come lui e allora mi sono convinto a tornare. Non si preoccupi, tornerò in Burundi e spero di portarlo lì, so di fare un torto ai Burundesi ma farò una cosa buona per i siciliani”.
“Se il candidato del centrodestra deve essere Musumeci che sia Musumeci. Però deve essere il candidato di tutta la coalizione, che valuterà più in là. Ricordo infatti che la candidatura di Musumeci fu comunicata a settembre, e perché oggi dobbiamo decidere il candidato per la Regione? È un problema successivo e non possiamo legare Palermo a questo tipo di risultato”. Lo afferma il coordinatore regionale di FI Gianfranco Miccichè, in occasione della presentazione della candidato sindaco di Palermo di Forza Italia e Lega, l’azzurro Francesco Cascio. “Noi vogliamo il centrodestra unito e lo vogliamo per il bene della città – ha aggiunto – dobbiamo essere uniti e non possiamo legare Palermo a questo tipo di risultato. Non voglio immaginare di vincere e avere FdI all’opposizione, per questo rivolgo il mio appello a Giorgia Meloni e a Lagalla. E non posso non farlo a Lentini: fa parte anche lui della famiglia. E’ vero che è candidato da tempo, ma la politica si fa insieme. Per cui chiedo veramente a tutti di unirsi attorno al nome di Cascio”. Ignazio La Russa stamane ha chiesto di aspettare ancora qualche giorno su Cascio: “Mi sembra curioso che questa richiesta venga da un partito che ha presentato il suo candidato mesi fa. Ma io rispondo che la candidatura di Cascio è assolutamente voluta da noi, dalla gente, apprezzata da moltissime persone in questa città ed è offerta a tutto il centrodestra. Noi non siamo chiusi alle altre forze politiche. L’unità del centrodestra è un valore assoluto. Mi rendo conto che Giorgia Meloni non possa accettare quello che dice Miccichè, ma quello che dice Berlusconi sì: dobbiamo lavorare per favorire questo incontro. Noi siamo arrivati a questa scelta senza mai fare un incontro con tutti i partiti si sono fatti solo incontri bilaterali, probabilmente è stato un errore”.
“L’unità del centro-destra è, anche per noi, un valore da difendere. A Palermo avevamo condiviso, prima di renderla pubblica, l’indicazione di una personalità cittadina, autorevole al punto da non potere essere etichettata in termini di appartenenza partitica, il prof. Roberto Lagalla. Al riguardo, ci siamo sempre confrontati alla luce del sole e mai nessuno aveva posto, non solo veti, ma neanche dubbi. Ora emergono differenziazioni e cambiamenti di opinioni. Legittimi. Ma non ci si può chiedere di rinunciare alla candidatura di Roberto Lagalla che, a questo punto, subirebbe un’esclusione, non solo politicamente immotivata, ma anche incomprensibile per l’elettorato. Sappiamo che, intorno a Lagalla, coerentemente dimessosi da assessore regionale e già da tempo in campagna elettorale, stanno crescendo entusiasmo e consenso, anche da parte di forze sociali ed economiche della città di Palermo. Pur condividendo le preoccupazioni di quanti temono possibili divisioni, è tuttavia necessario ribadire che l’unità può essere conseguita solo agendo con umiltà e nel rispetto di tutti. In questo contesto rientra anche il dibattito in corso, in seno ai partiti della coalizione, per l’imminente rinnovo della presidenza della Regione Siciliana al quale legittimamente aspira il presidente uscente, Nello Musumeci, e la cui conferma è ritenuta prioritaria da FdI. La posizione di questa fondamentale componente del centro-destra è condivisibile, anche in relazione al lavoro ben svolto, nel corso della legislatura, dal governo regionale”. Lo afferma Lorenzo Cesa, segretario nazionale dell’Udc. “Con questo spirito e confidando, da qui in avanti, in più costruttivi comportamenti all’interno della coalizione, rinnoviamo il sostegno a Roberto Lagalla e l’appello ad aggregare, intorno alla sua candidatura, ogni forza politica che, in opposizione alla sinistra, si riconosca nel suo progetto per Palermo. Auspichiamo, infine, che, sulla base di più adeguati momenti di confronto, possa ricostituirsi l’unità della coalizione preservando quanto, negli anni, ha saputo costruire il presidente Silvio Berlusconi”.
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