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Comunali Palermo, fumata nera per il candidato unico del Centrodestra. Oggi nuovo incontro

I primi a lasciare l'albergo del centro città, una manciata di minuti prima delle 23, sono stati Miccichè e Cascio. Poi alla spicciolati vanno via tutti. Ultimo Lagalla una mezz'ora dopo

Nessuna fumata bianca. La riunione del tavolo del centrodestra, prima convocata a mezzogiorno di ieri, poi fatta slittare alle 19, e infine effettivamente iniziata intorno alle 20.30, non ha partorito neppure il classico topolino. Oggi un nuovo tentativo.

Insieme, nello storico Hotel delle Palme, i vertici locali della litigiosa coalizione e i candidati sindaci d’area: il centrista Roberto Lagalla, sponsorizzato da Udc, Fratelli d’Italia, la Dc Nuova del veterano Totò Cuffaro e Italia viva; il medico ed ex presidente dell’Ars, Francesco Cascio (appoggiato da Forza Italia, Lega, Noi con l’Italia e Coraggio Italia), che alle 14 aveva twittato: “Continua il lavoro per definire il programma da sottoporre ai cittadini. Ci vediamo presto in via Castriota”; e il deputato regionale autonomista Totò Lentini.

I primi a lasciare l’albergo del centro città, una manciata di minuti prima delle 23, sono stati Miccichè e Cascio. Poi alla spicciolati vanno via tutti. Ultimo Lagalla una mezz’ora dopo.

Micciché davanti ai giornalisti vuole dare prova di ottimismo: “Siamo molto vicini, l’accordo in linea di massima c’è. Mancano alcuni dettagli. Miceli può stare tranquillo: avrà un solo avversario del centrodestra. Ci incontreremo domani (oggi, ndr) per chiudere“. E davanti a chi li invitava a rientrare, il coordinatore azzurro ha tagliato corto: “Per stasera abbiamo chiuso”.

Fonti di FdI sembrano descrivere il clima in un’ottica più realista riguardo la distanza ancora esistente tra le due anime del centrodestra: “Abbiamo parlato solo di programmi per Palermo”, ma comunque “l’ok all’accordo unitario deve includere il via libera a una ricandidatura alla Regione di Musumeci”. Che è poi il nodo principale, tanto che sia FI sia Lega premono perché se ne parli solo successivamente, in un tavolo separato.

La sensazione, insomma, è che la trattativa su Palermo sia ancora aperta, resa ancora più difficile dall’intreccio con le elezioni regionali d’autunno imposto dal partito di Giorgia Meloni. Per Lagalla, che viene dato il pole position, di certo “è un tavolo di lavoro che continua. Stiamo andando avanti bene, la volontà generale è quella di andare uniti. Si parla di programma, di lavoro comune e siamo sulla strada per raggiungere un accordo nelle prossime ore”.


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