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Frane, a Prizzi si interviene nel centro abitato

Diverse le lesioni che il cedimento del terreno ha causato agli edifici privati, come le fessurazioni sui marciapiedi di corso Finocchiaro Aprile, oltre al distacco dell’inferriata

Un’attesa infinita e ora la programmazione di un intervento che ripristinerà la piena fruibilità della zona a sud-est del centro abitato di Prizzi, nel Palermitano. “Salvaguardare la pubblica incolumità e mettere in sicurezza le nostre comunità, riqualificando porzioni di territorio dopo anni di sostanziale incuria – commenta il governatore Nello Musumeci, alla guida della Struttura per il contrasto del dissesto idrogeologico – è uno dei nostri obiettivi. Per fare questo non abbiamo lesinato sforzi e risorse ed è chiaro che andremo avanti in questo percorso. A Prizzi colmiamo un ritardo ultradecennale, restituendo fiducia e serenità alla popolazione”.

Un’importante inversione di rotta: questo rappresenta la pubblicazione della gara per i lavori di consolidamento (1,7 milioni di euro l’importo complessivo dell’appalto) della zona che ha classificazioni di rischio e di pericolo tra le più elevate e che è compresa tra corso Finocchiaro Aprile e via Alcide De Gasperi, le due arterie che garantiscono l’accesso al paese dal lato orientale. Il versante, oggi, presenta una serie di criticità che il dislivello di oltre dieci metri, da una parte, e il pendio con un’inclinazione sino a quaranta gradi, dall’altra, hanno progressivamente acuito.

Una situazione di degrado che risale ai primi anni Novanta. Diverse le lesioni che il cedimento del terreno ha causato agli edifici privati, come le fessurazioni sui marciapiedi di corso Finocchiaro Aprile, oltre al distacco dell’inferriata. Evidenti, inoltre, i segni del passare del tempo sia sul muro di controripa in calcestruzzo, sia su quello di sottoscarpa a contrafforti, in cemento armato e con una mensola a sbalzo. Tra le soluzioni che verranno prese in esame per mitigare il rischio idrogeologico in questo sito, una paratia di pali trivellati posti su un’unica fila e della lunghezza di venti metri, sovrastati da un cordolo che sarà interrato di almeno quaranta centimetri al di sotto della sede stradale. Prevista, altresì, la realizzazione di un muro di sostegno su pali a doppia fila con interasse di tre metri a monte di via De Gasperi.


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