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Riprogrammata per il 13 maggio la conferenza su “Presenza dei Genovesi a Termini Imerese dal Duecento al Seicento”

Organizzato da BCsicilia in collaborazione con il Santuario Madonna della Consolazione e i Maestri infioratori, nell’ambito dell’iniziativa “Infiorata Termitana”

Organizzato da BCsicilia in collaborazione con il Santuario Madonna della Consolazione e i Maestri infioratori, nell’ambito dell’iniziativa “Infiorata Termitana”, e rinviata la settimana scorsa a causa delle condizioni metereologiche, si terrà, venerdì 13 maggio 2022 alle 17 nella Chiesa di Sant’Orsola in via Sant’Orsola a Termini Imerese, la conferenza dal titolo “Dalla Superba alla Splendidissima: la presenza dei Genovesi a Termini Imerese”. Dopo la presentazione di Miriam Millonzi, Presidente della Sede di BCsicilia di Termini Imerese, e di Alfonso Lo Cascio, Presidente Regionale BCsicilia, è previsto l’intervento dello Storico del territorio Antonio Contino. Per informazioni: Email: terminiimerese@bcsicilia.it – Tel. 346.8241076. Fb: BCsicilia Tw: BCsicilia.

Il grande caricatore di Termini Imerese, non solo fece la fortuna economica della cittadina sino agli inizi dell’Ottocento, ma diede origine ad una rete commerciale estesa soprattutto nel Mediterraneo centrale e occidentale. Un rapporto privilegiato ebbe la cittadina imerese proprio con la Liguria e, in particolare con la Repubblica di Genova, almeno dalla fine del Duecento. La conferenza offre una sintesi delle ricerche che hanno permesso di ricostruire diversi aspetti dei contatti plurisecolari tra Termini Imerese e la Liguria, che portarono alla creazione di una vera e propria colonia genovese dotata di consoli propri e con il patronato di una cappella dedicata a San Giorgio Martire ubicata nella chiesa di Santar Maria di Gesù (La Gancia) dei frati minori osservanti. Qui si ammira ancora l’emblematica tempera su tavola, opera quattrocentesca del pittore ligure Nicolò da Voltri, attivo a Genova dal 1386 al 1417, raffigurante San Giorgio che uccide il Drago, firmata dall’artista. Il dipinto era anticamente esposto proprio nella cappella eponima della nazione genovese, dalla quale dovette poi essere rimosso quando la colonia termitana ebbe il suo inesorabile declino dopo l’apogeo del Seicento.

Antonio Contino, geologo, è dottore di ricerca in geologia e ha al suo attivo quasi un centinaio di pubblicazioni scientifiche presentate in convegni nazionali e internazionali, alcune delle quali edite su prestigiose riviste internazionali. Da oltre un trentennio si occupa di storia del comprensorio Termini Imerese, Cefalù, Madonie, anche con numerose ricerche interdisciplinari e multidisciplinari.


© Riproduzione riservata - Termini e Condizioni
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