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“I semi del ’92” docufilm di Salvatore Cusimano sarà presentato ad Alcamo agli studenti il 20 maggio

Il giornalista Salvatore Cusimano, già inviato speciale e direttore della sede Rai di Palermo, nel docufilm ha intrecciato sapientemente voci e immagini del passato e testimonianze del presente, con storie di impegno e coraggio che danno speranza per il futuro

Nel trentesimo anniversario della Strage di Capaci, in cui persero la vita i giudici Giovanni Falcone e Francesca Morvillo e gli agenti della scorta Vito Schifani, Rocco Dicillo e Antonio Montinaro, l’Assessorato alla Cultura del Comune di Alcamo invita gli studenti delle scuole superiori alla proiezione del film documentario “I SEMI DEL ’92 – 1992-2022 trent’anni dalle stragi di mafia” di Salvatore Cusimano (G.B. Palumbo Editore, Palermo), presso il Teatro Cielo d’Alcamo, venerdì 20 maggio 2022 alle 10.

Il giornalista Salvatore Cusimano, già inviato speciale e direttore della sede Rai di Palermo, nel docufilm ha intrecciato sapientemente voci e immagini del passato e testimonianze del presente, con storie di impegno e coraggio che danno speranza per il futuro.

Alla proiezione seguirà un dialogo a cui parteciperanno, insieme all’autore, anche il giornalista trapanese Marco Bova, da pochi mesi in libreria con il suo reportage “Matteo Messina Denaro, latitante di Stato”, Domenico Surdi, sindaco di Alcamo, il preside del Liceo “Ferro-Cielo D’Alcamo” di Alcamo Giuseppe Allegro e l’editore Giovan Battista Palumbo.

Il documentario è visibile in streaming sul portale dell’editore (palumboeditore.it/isemidel92) dal 9 maggio, una data scelta non a caso: è il giorno in cui nel 1978 venne massacrato Peppino Impastato a Cinisi. Infatti, secondo gli editori Giorgio e Mario Palumbo, «Determinate ricorrenze che hanno segnato profondamente la vita e la storia del nostro Paese devono diventare occasioni di comune riflessione e non semplici date da celebrare nel calendario. Per questo è necessario offrire strumenti che permettano soprattutto ai giovani di rileggere quegli avvenimenti, al di là del filtro di una retorica sedimentata, spesso accolta in modo del tutto acritico».


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