Nello scorso pomeriggio, agenti della Squadra Mobile e del commissariato di Lentini hanno sottoposto a fermo di indiziato di delitto due fratelli lentinesi, Christian ed Emanuele Scrofani, rispettivamente di 19 e 26 anni, ritenuti responsabili di tentato omicidio, detenzione illegale di arma clandestina e detenzione di sostanza stupefacente.
I fatti traggono origine dalla segnalazione arrivata sabato pomeriggio al commissariato di Lentini di un uomo ferito a colpi di arma da fuoco. La vittima, per fortuna presa solo di striscio, è stata ricoverata in ospedale per gli accertamenti del caso e ha raccontato agli inquirenti di essere stata prima aggredita e poi attinta da alcuni colpi di arma da fuoco al culmine di un litigio.
Gli investigatori della Squadra Mobile e del commissariato di Lentini hanno iniziato una serrata indagine, coordinata dalla Procura della Repubblica di Siracusa, per far luce sulla vicenda. In particolare, attraverso un dettagliato sopralluogo sono state rinvenute le tracce della sparatoria nella via teatro dei fatti, compresi i bossoli dei colpi esplosi.
Inoltre, già nel pomeriggio di sabato, sono stati rinvenuti l’arma del delitto, una pistola calibro 7,65, decine di cartucce dello stesso calibro e sostanza stupefacente in un garage nella disponibilità dei presunti aggressori che, intanto, si sono rensi irreperibili.
I poliziotti hanno proseguito le ricerche senza soluzione di continuità, rintracciando i due fratelli ieri mattina, all’interno di un’abitazione in cui, in seguito a una perquisizione, sono stati rinvenuti anche 2,3 kg di marijuana.
Gli investigatori, attraverso vari accertamenti, sono sia riusciti ricostruire la dinamica dei fatti sia a far luce sul movente del tentato omicidio, che sarebbe riconducibile al furto di un’autovettura commesso alcuni giorni prima.
Dopo aver chiuso il cerchio, i poliziotti sono riusciti anche a individuare e catturare i due fratelli presunti autori della sparatoria di sabato pomeriggio, commessa, tra l’altro, in pieno giorno e in centro urbano, in una zona densamente abitata, che solo per fortuna non ha avuto conseguenze ben peggiori.
Al termine delle incombenze di rito, i due sono stati trasferiti alla locale Casa Circondariale a disposizione dell’autorità giudiziaria.
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