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Gestione dell’hotspot migranti di Pozzallo e del centro accoglienza di Comiso: presentata un’interrogazione al ministro Lamorgese

I parlamentari Morra, Lannutti, Crucioli, Angrisani, Dessì, Sbrana, Granato e La Mura hanno presentato un'interrogazione al ministro dell'Interno in merito alla battaglia legale vede davanti una cooperativa di Priolo (“Officine sociali”), una di Trapani (“Badia Grande”) e il prefetto di Ragusa, Giuseppe Ranieri

La gestione dell’hotspot di Pozzallo e del centro accoglienza al confine fra i Comuni di Ragusa e Comiso, già finita in Procura, approda al Parlamento.

I parlamentari Morra, Lannutti, Crucioli, Angrisani, Dessì, Sbrana, Granato e La Mura hanno presentato un’interrogazione al ministro dell’Interno in merito alla battaglia legale vede davanti una cooperativa di Priolo (“Officine sociali”), una di Trapani (“Badia Grande”) e il prefetto di Ragusa, Giuseppe Ranieri. A presentare la querela contro il massimo esponente del Governo nel centro ragusano è il legale rappresentante della società siracusana, Francesco La Rosa, che ha già illustrato al procuratore della Repubblica le vicissitudini che lo hanno portato a rivolgersi al tribunale per la gestione della gara d’appalto sui centri di accoglienza. Testimone: l’ex presidente della provincia di Siracusa ed ex assessore regionale Bruno Marziano.

I parlamentari hanno sintetizzato la questione chiedendo se il Ministro Luciana Lamorgese sia a conoscenza dei fatti e quali azioni, nell’ambito delle proprie competenze, intenda adottare per garantire le condizioni di legittimità degli atti e di legalità nella gestione e nel funzionamento delle strutture di accoglienza della provincia di Ragusa.


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