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A Palermo manifesti elettorali che associano Forza Italia e Dc alla mafia. Indagini

Un riferimento alle vicende giudiziarie di Marcello Dell'Utri e Totò Cuffaro che avrebbero svolto un ruolo nella designazione del candidato sindaco del centrodestra

Questa mattina a Palermo sono apparsi manifesti che associano Forza Italia e la Nuova Dc di Totò Cuffaro alla mafia. Un riferimento alle vicende giudiziarie di Marcello Dell’Utri e dell’ex governatore della Sicilia che avrebbero svolto un ruolo nella designazione del candidato sindaco del centrodestra. “Forza mafia” e “Make mafia great again” sotto lo scudocrociato, si legge nei manifesti. A rivendicare l’iniziativa è il collettivo artistico “Offline Corporation” che, spiega, ha così “voluto lanciare un segnale forte nei confronti della politica locale”. Sul caso indaga la Digos.

“Comprendo le esigenze di copione elettorale del candidato di quella sinistra a cui faceva riferimento quell’antimafia di facciata oggi alla sbarra. Piuttosto che prendere le distanze dai vandali che hanno imbrattato la nostra città, denunciando le volgari illazioni contenute nei manifesti, si diletta ad additarmi come male assoluto di Palermo. L’ennesima caduta di stile da parte di chi, privo di contenuti e idee, tenta di delegittimare l’avversario politico pur di ottenere un briciolo di visibilità. Chi ha affisso quei manifesti offensivi e denigratori è un mascalzone, un provocatore, un portatore sano di ignoranza. Vergogna”. Così il candidato sindaco di Palermo del centrodestra Roberto Lagalla in merito ai manifesti che associavano alcuni partiti della coalizione alla mafia.


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