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Sostegno e promozione alla lettura, Catalfamo (Prima l’Italia) presenta un DDL

“Bene il fermento culturale siciliano, ma oltre agli scrittori servono più lettori”

“Questa mattina ho depositato all’ARS un Disegno di Legge avente per tema “Disposizioni per la promozione e il sostegno della lettura e del libro”. A darne notizia è l’On. Antonio Catalfamo, presidente del gruppo parlamentare Ars Prima l’Italia.

“In Sicilia i dati raccolti parlano chiaro – spiega l’On. Catalfamo – il settore editoriale è in fermento e lavora per proporre sempre nuovi testi ma il numero dei lettori continua a scendere e preoccupa in particolare il confronto con la media italiana”.

“L’obiettivo di questo Ddl è progettare e attuare un piano di interventi mirato, oltre all’aumento dell’offerta culturale e allo sviluppo del settore, anche all’aumento dei lettori – prosegue Catalfamo – attraverso incentivi di natura finanziaria per l’acquisto dei libri e, grazie al coinvolgimento delle biblioteche, delle scuole e di tutte le associazioni culturali ed editoriali, alla promozione della lettura e del libro in Sicilia”.

“Oltre all’adozione con proprio decreto da parte dell’Assessore regionale per i Beni culturali e l’identità siciliana del “Piano regionale per la promozione della lettura e del libro”, la norma prevede che anche i comuni, nell’esercizio della propria autonomia, aderiscano al Piano regionale per la promozione della lettura e del libro attraverso la realizzazione di “Patti locali per la lettura” – continua l’On. Catalfamo – intesi a coinvolgere le biblioteche e altri soggetti pubblici interessati, nonché soggetti privati operanti sul territorio interessati alla promozione della lettura”.

“Infine – conclude l’On. Catalfamo – sono previsti incentivi all’acquisto di libri grazie all’istituzione della “ Carta della Lettura”, un contributo destinato a contrastare la povertà educativa e promuovere la diffusione della lettura anche a nuclei familiari economicamente svantaggiati, favorendo così l’inclusione e l’abitudine alla lettura come strumento per la crescita individuale e per lo sviluppo civile, sociale ed economico della Sicilia”.


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