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Donna accoltellata a Vittoria, l’omicida al Pm: “io emarginato, mi sono ribellato”

Non vi sarebbe un movente definito. "In un lungo interrogatorio ha sostenuto che il suo è stato un gesto di ribellione verso la società"

“Ha ammesso i fatti, la sua responsabilità dell’omicidio. Lui stesso ha chiesto di parlare con il pubblico ministero per confessare”. Parla L’avvocato Franco Vinciguerra, legale del 28enne, arrestato dai carabinieri, nella notte e reo confesso dell’omicidio di Brunilda Halla, 37 enne di origini albanesi. “Siamo al cospetto di un soggetto di accertate problematiche mentali, già vittima di profondo bullismo, seguito da neurologi e psichiatri. Nel 2016 è stato sottoposto a un trattamento sanitario obbligatorio”, dice ancora il legale.

Non vi sarebbe un movente definito. “In un lungo interrogatorio ha sostenuto che il suo è stato un gesto di ribellione verso la società di Vittoria che lo aveva emarginato”, conclude il legale. Figlio di una famiglia borghese tranquilla, entrambi dipendenti pubblici, ha incontrato Brunilda e l’ha assassinata a coltellate tra scapole e collo. Madre di due figli, una vittima non cercata, la prima che ha incontrato nel suo percorso poco prima delle 13 di ieri. Ancora non è stato fissata l’udienza di convalida. È probabile che venga disposta l’autopsia. La famiglia di Brunilda, il marito i figli e il fratello che vive al nord, ha nominato un legale, l’avvocato Santino Garufi.


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