Non c’era alcuna autorizzazione da parte del Comune di Lipari per l’accensione di fuochi a Stromboli. Lo ha ribadito il sindaco di Lipari, Marco Giorgianni: “L’amministrazione non ha concesso e non potrebbe concedere – ha spiegato in rifermento all’ipotesi che le fiamme che hanno devastato metà della vegetazione dell’isola sia partita da un rogo simulato dalla troupe della fiction ‘Protezione civile’ – l’accensione di un fuoco in un’area che è riserva orientata. L’amministrazione, come sempre fa per la promozione del territorio, ha concesso l’autorizzazione ad attività per fare la promozione del territorio quindi l’accesso sopra i 400 metri con deroga ad alcune ordinanze, il diritto alla ripresa e autorizzazioni simili”.
Altro tipo di autorizzazioni, “se eventualmente ci sono”, sottolinea il primo cittadino, sono di competenza di “altri enti”, ma questa autorizzazione “non è stata concessa e non potrebbe essere concessa“. Il sindaco ribadisce di voler portare avanti tutte le iniziative per identificare i responsabili dell’incendio “per la gravità e il rischio che l’isola ha corso”. Molti degli isolani scesi in campo contro il vasto rogo per proteggere la loro isola e le loro case – alcune perdute – puntano il dito contro la troupe. È in vigore un’ordinanza, ricorda Giorgianni, che vieta tassativamente “di accendere fuochi nelle giornate ventose e nei periodi in cui insistono venti di scirocco anche se da altri enti autorizzati, di conseguenza penso che non ci possa essere alcun dubbio che in una condizione come la giornata di mercoledì, questa amministrazione non avrebbe mai autorizzato l’accensione di fuochi”.
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