C’è il rischio di “controllo del voto” alle imminenti elezioni amministrative. Per questa ragione il segretario regionale del Pd Sicilia, Anthony Barbagallo, scrive ai prefetti dell’Isola per chiedere un incontro finalizzato “a sollecitare specifiche disposizioni per limitare l’ingresso in cabina elettorale del telefono, strumento attraverso il quale si può esercitare il controllo del voto, limitando la libera volontà popolare ed inquinando la democrazia”.
La segreteria inoltre invita anche i segretari regionali di tutti i partiti ad assumere analoga iniziativa e dare, fin da subito, disponibilità agli incontri con i prefetti, per dare un segnale concreto e visibile contro il “voto pilotato che impedisce l’esercizio di un diritto garantito dalla Costituzione”. L’impulso è stato lanciato dal già presidente della commissione regionale antimafia Lillo Speziale, nel corso della direzione regionale del PD di sabato scorso e che è divenuto un ordine del giorno all’attenzione della segreteria regionale.
Questo il testo dell’odg proposto da Speziale, approvato dalla Direzione regionale, e fatto proprio dalla segreteria regionale del PD Sicilia: “premesso che il 12 giugno si svolgeranno in molti comuni della Sicilia, tra cui Palermo e Messina, le elezioni amministrative per eleggere sindaci e consiglieri comunali; Premesso, ancora, che in un paese civile lo svolgimento di una competizione democratica rappresenta il massimo di partecipazione popolare che dovrebbe svolgersi in un confronto tra programmi e idee; Considerato che in tutti i comuni della Sicilia si rischia di trasformare la competizione democratica in uno scambio di voti attraverso il meccanismo del controllo del voto; Considerato inoltre che ciò determinerebbe un vulnus al tessuto democratico e al prestigio della competizione e nello stesso tempo un pauroso inquinamento del voto; Invita il segretario regionale e i segretari di federazione in uno con i parlamentari regionali e nazionali ad attivarsi con gli altri partiti per chiedere ai prefetti specifiche disposizioni per limitare l’ingresso nella cabina elettorale del telefono, strumento attraverso il quale si può esercitare il controllo del voto, limitando la libera volontà popolare ed inquinando la democrazia”.
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