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Conte in Sicilia. Primarie: “c’è confronto, troveremo soluzione”. E sul Reddito di cittadinanza: “politica indegna, subito legge per salario minimo”

"Il percorso delle primarie in Sicilia che si sta compiendo è corretto: muove dai programmi, dalla definizione delle misure programmatiche che servono alla Sicilia"

“Il percorso delle primarie in Sicilia che si sta compiendo è corretto: muove dai programmi, dalla definizione delle misure programmatiche che servono alla Sicilia. Dai contenuti si sta passando a definire le regole per individuare l’interprete migliore per realizzare questo piano”. Così il leader del M5s, Giuseppe Conte, sulle consultazioni in Sicilia.

“C’è un confronto in atto – aggiunge – e sarebbe la prima volta che Pd e M5s si confrontano e si ritrovano a condividere questo percorso di selezione dei candidati. C’è un confronto in atto, è un’esperienza inedita, lasciateci confrontare, troveremo sicuramente una soluzione. Con una povertà dilagante e con un problema sociale così invasivo – dice Conte – si pensa di rimuovere il reddito di cittadinanza che è di sostegno alla povertà, peraltro orientata a favorire anche l’incontro con l’occupazione. Dobbiamo mantenerla, dobbiamo presidiarla: io trovo indegno che una certa politica, per fortuna non tutta, concentri gli sforzi per rimuovere questa misura assolutamente necessaria”.

“Ci sono dei lavoratori poveri che hanno paghe da fame – sottolinea il presidente del M5s – lo stiamo dicendo da parecchio e siamo più determinati che mai come M5s ad approvare il salario minimo. In Europa lo stanno facendo, c’è una direttiva in arrivo e alcuni Paesi UE lo hanno già: introdurla anche in Italia è necessario e doveroso”. Ai giornalisti che gli chiedono se ce la farà questo governo, Conte risponde: “Stiamo lavorando a tempo pieno in commissione al Senato, il progetto di legge sta andando avanti e siamo disposti a lavorare notte e giorno per approvarlo e vogliamo farlo subito”.

“In questo clima di aggressione ai diritti e in particolare al reddito di cittadinanza costruito dai partiti che sostengono Lagalla e Ferrandelli la presenza di Giuseppe Conte a Palermo, così come quella di Enrico Letta e di tutti i leader nazionali che si sono alternati è prima di tutto un sostegno fortissimo in una battaglia è di ordine politico e sul piano della civiltà, è anche il segnale di attenzione e di impegno verso la città che troverà conferma e riscontro negli interventi amministrativi che il governo nazionale avvierà per Palermo. La coalizione solida condivide con me il progetto per Palermo, insieme costruiremo il futuro della città”. Lo afferma il candidato sindaco di Palermo del centrosinistra, Franco Miceli.

“Non mi risulta che ci sia alcuno scontro con Di Maio. Ieri è venuto anche a salutarmi in due passaggi che abbiamo fatto in Campania e non ho mai avvertito negli incontri con lui che abbia una linea diversa da quella del movimento. Affronteremo la risoluzione del 21 giugno in modo sereno. Speriamo che sia appoggiata da tutta la maggioranza di governo, dall’opposizione, e da tutto il Parlamento”. Lo ha detto a Palermo il leader del M5s, Giuseppe Conte, rispondendo a una domanda dei giornalsiti. “Sembra quasi – ha aggiunto – che alcuni commentatori stiano fomentando uno scontro all’interno del governo. Non è affatto cosi. Il M5s lavora per curare gli interessi dell’Italia anche all’estero. Nessuno deve permettersi di dire che noi stiamo lavorando per mettere in difficoltà il governo”. 


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