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Uccisa dal marito che voleva un figlio maschio, la storia diventa un film

Sono iniziate ieri le riprese del cortometraggio "Omayma - Orme del tempo", girato a Messina tra il lago di Ganzirri e il porto e nella suggestiva medina di Mazara del Vallo

"Quando mi chiederanno se la mia vita ha avuto un senso, io risponderò che solo l'aver messo al mondo una parte di me ha dato senso alla mia vita": sono le parole di Omayma Benghaloum, mediatrice culturale tunisina, immigrata in Italia e mamma di quattro figlie, brutalmente uccisa dal marito Faouzi Dridi nel settembre 2015 a Messina, all'età di appena


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