“Nei prossimi giorni, completato il ballottaggio per le amministrative, si riuniranno a Roma i leader del centrodestra. Ho detto alla mia leader Giorgia Meloni, che ringrazio per la tenacia, perseveranza e passione con cui ha difeso il diritto alla mia ricandidatura, che se al tavolo nazionale del centrodestra il mio nome dovesse risultare divisivo, sono pronto a fare un passo di lato, se questo può servire alla individuazione di un candidato unitario, un candidato che unisce al posto di uno che divide”.
Così il presidente della Regione siciliana, Nello Musumeci nel corso dell’incontro con la stampa a Palazzo d’Orleans. “Quando lo avranno trovato, me lo presenteranno e tutti saremo felici di poterlo sostenere. La mia non è una scelta di resa. Non mi sono mai arreso nella mia vita pubblica e privata, tranne quando il Padreterno ha voluto chiamarsi mio figlio. Non so cosa sia la resa, non è una resa e neppure mi dimetto: ho un impegno con il popolo siciliano e fino all’ultimo giorno continuerà il mio impegno. Ho detto a Catania che se sono scomodo mi metto da parte, che presto toglierò il disturbo… sono un presidente scomodo, in una terra che finge di voler cambiare, e però credo nel primato della politica e nel valore dell’unità di una coalizione, il centrodestra. Sono stato oggetto di un indicibile e ignobile fuoco amico, da parte di chi preferiva attaccare me, piuttosto che il centrosinistra, ma l’unità del centrodestra è un valore e come tutti i valori va tutelato e salvaguardato andando oltre le legittime aspirazioni di ognuno di noi”.
“Il centrodestra non si è mai riunito per decidere sulla candidatura alla regione siciliana. Ha parlato qualcuno in sede regionale, ma il tavolo non si è mai costituito. Siccome siamo prossimi alla costituzione del tavolo nazionale per il quale si è atteso il ballottaggio delle amministrative, mi sembrava il momento giusto per dire alla leader del mio partito che se dovesse alla costituzione del tavolo, trovare difficoltà di unità sul mio nome può disporre della mia rinuncia perché sono pronto a fare un passo di lato”. Ha ribadito il presidente della Regione siciliana, Nello Musumeci.
“Per me l’unità del centrodestra arriva prima di ogni altra legittima aspirazione – ha affermato – la Meloni ha apprezzato la mia disponibilità, ma si è chiesta assieme a me la ragione per la quale dovrei fare un passo indietro. E questa una riposta che solo gli altri possono dare”.
E alla domanda di quale potrebbe essere un possibile candidato ha aggiunto: “Secondo me il nome migliore, quello vincente più accreditato e più conosciuto è Nello Musumeci – ha concluso – lo dico senza interesse di parte e davanti ai sondaggi”.
“Io non svendo la mia terra e il mio popolo per un posto al parlamento nazionale, sono di un’altra pasta. O vengo messo nelle condizioni di raccogliere nei prossimi cinque anni quello che abbiamo seminato assieme agli altri partiti di coalizione oppure mi faccio da parte. Non accetto compromessi né la Meloni ha mai proposto a me un baratto del genere”, ha risposto ai giornalisti in merito alle voci circolate negli ultimi tempi di un possibile ‘piano B’ offerto dalla leader di FdI Giorgia Meloni nell’eventualità di un passo di lato e della rinuncia alla ricandidatura.
“Spero mi si dica presto se non dovessi essere io il candidato del centrodestra alla presidenza della Regione. Spero che si giunga presto la verità. Ma forse, se qualcuno dicesse la verità, il centrodestra pregiudicherebbe la vittoria”. Conclude con una frase sibillina il presidente della Regione siciliana, Nello Musumeci, la conferenza stampa a Palazzo d’Orleans, nel corso della quale ha detto che è pronto a farsi di lato se la sua ricandidatura dovesse risultare divisiva.
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