fbpx

In tendenza

Incendi, 41 fronti attivi in Sicilia. Cisl: “interventi di prevenzione tardivi e insufficienti”

I roghi divampano in tutte le province, ma sembrano sotto controllo

Rientrate nella notte le situazioni di emergenza della giornata di ieri sul fronte incendi, in Sicilia sono al momento attivi 41 fronti, per nessuno dei quali, allo stato, è necessario l’intervento dei mezzi aerei. I roghi divampano in tutte le province, ma sembrano sotto controllo da parte dei mezzi e delle squadre che operano da terra di Protezione civile, vigili del fuoco e corpo forestale. Nella giornata di domenica i mezzi aerei sono intervenuti su tre versanti, ma quello più impegnativo, che ha fatto scattare il dispositivo interfaccio per i pericoli per abitazioni, infrastrutture e popolazione, è stato ad Aidone (Enna). Dai primi dati della Protezione civile regionale emerge che l’estensione complessiva delle superfici percorse da fiamme è inferiore rispetto a quella registrata lo scorso anno nello stesso periodo.

In Sicilia la campagna di prevenzione degli incendi è al palo. Solo il 50 % dei viali parafuoco è stato completato e le dotazioni strumentali sono sempre più esigue e obsolete. Il rischio che si ripetano le devastazioni dell’anno scorso è concreto e tangibile. A lanciare l’allarme sono il segretario generale della Cisl Sicilia, Sebastiano Cappuccio e il segretario generale della Fai Cisl Sicilia, Adolfo Scotti che già nei mesi scorsi avevano ribadito la necessità di programmare per tempo tutti gli interventi necessari. “Continuiamo a ripetere che non si può far partire a ridosso dell’estate la campagna di prevenzione – aggiungono – e che il personale va messo nelle condizioni di lavorare in sicurezza e con mezzi adeguati. Invece, nonostante gli sforzi degli assessorati regionali all’Agricoltura e al territorio, anche quest’anno la situazione è rimasta la stessa, come dimostrano le cronache di questi giorni”.

La Cisl e la Fai Cisl sottolineano il ruolo indispensabile svolto dai lavoratori. “Prima di criticare, si immagini – commentano – cosa significhi affrontare un incendio con le temperature di questi giorni e con attrezzature vecchie e mal ridotte. La verità è che questi lavoratori ogni giorno rischiano concretamente la vita”.“Siamo stati inondati di parole e di promesse sulla campagna antincendi, rivelatesi ancora una volta vane – affermano Cappuccio e Scotti – l’auspicio è che almeno non si piangano oggi lacrime di coccodrillo, perché quanto sta avvenendo era stato da noi ampiamente previsto e da tempo comunicato”.


© Riproduzione riservata - Termini e Condizioni
Stampa Articolo


© Riproduzione riservata - Termini e Condizioni