Avrebbe compiuto 84 anni il prossimo 9 luglio Gigi Petyx. Il noto fotoreporter è morto a Palermo dopo oltre 60 anni passati tra obiettivi e fatti di cronaca. Era coetaneo di Letizia Battaglia morta a metà aprile. “Quando Letizia arrivò a L’Ora – disse in quei giorni, ricordandola – era l’unica donna fotografa in redazione, incrociai il suo sguardo e capii subito che avrebbe fatto grandi cose”.
Si legge sulla sua pagina Facebook: “Appeso allo spigolo dell’armadio il suo gilet da guerra, sempre pronto all’uso: nelle tasche una piccola Nikon d’assalto, la mappa della città, notes, occhiali e penne”. Gigi Petyx, nato nel rione del Capo, papà del fotografo Igor, ha iniziato giovanissimo, “ragazzo di bottega” tra matrimoni, battesimi e ritratti; poi il passaggio allo studio prestigioso di Scafidi, con il compito di ‘fermare’ sulla pellicola fotografica la vita quotidiana dei palermitani; quindi il grande salto con Vittorio Nisticò che lo volle al quotidiano L’Ora. Ha collaborato anche il Giornale di Sicilia.
Tra gli scatti più noti quelli di Ninetta Bagarella, la moglie del padrino, Totò Riina, in tribunale nel 1971, dell’arresto di Luciano Liggio nel 1964, dell’omicidio del procuratore Pietro Scaglione, del terremoto del Belice, del disastro aereo di Montagna Longa. Ma anche le vedove delle guerre di mafia e le marce e i digiuni di Danilo Dolci. Un testimone di decenni di storia siciliana.
“Ha trasformato il suo mestiere in arte, i giorni più belli e drammatici di Palermo in quadri gioiosi o a tinte fosche, storia della Città tradotta in foto, saggi di giornalismo in immagini che raccontavano più di mille parole. Addio a Gigi Petyx, fotografo e professionista indimenticabile, condoglianze a Gigi, suo degno erede e ai loro familiari”. Lo afferma il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci.
© Riproduzione riservata - Termini e Condizioni
Stampa Articolo
© Riproduzione riservata - Termini e Condizioni