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Sei miliardi di euro per innovare la pubblica amministrazione

“Da oggi la vita delle amministrazioni pubbliche sarà più semplice”, l’annuncio del ministro Brunetta oggi a Siracusa

InPa è un processo di semplificazione delle 32 mila pubbliche amministrazioni italiane”. Lo ha detto a Siracusa il ministro per la Pubblica amministrazione Renato Brunetta in merito ai fondi del Pnrr per la semplificazione digitale nelle pubbliche amministrazioni. “Ci sarà una pagina automatica – dice Brunetta – standard per predisporre i loro piani strategici e di sviluppo. Ha avuto una gestazione complicata ma ho sempre detto che la semplificazione è complicata. Il portale c’è e la vita delle pubbliche amministrazioni compresi gli ospedali tanto per fare un esempio sarà più semplice. La transizione digitale della pubblica amministrazione può contare su 6,14 miliardi di euro dedicata principalmente alla creazione di una rete infrastrutturale”. Secondo Brunetta, è fondamentale l’investimento sulle risorse umane per migliorare l’efficienza della pubblica amministrazione. “Ricordiamo – ha proseguito – che se l’investimento va in un ambiente dove il capitale umano non è pronto il risultato è un fallimento. Così come se l’investimento in digitalizzazione impatta in un sistema complesso gli investimenti sono destinati al fallimento quindi ci vuole una semplificazione dei processi”.

La competizione si vince sulla capacità di innovarsi e sulla capacità di digitalizzare il sistema sanitario”. Lo ha detto a Siracusa il presidente della Regione siciliana, Nello Musumeci, al convegno Meridiano Sanità Sicilia.  “Non partiamo da zero – assicura Musumeci- basta citare l’Ismett di Palermo ed il Cannizzaro di Catania. Inoltre, abbiamo avviato una procedura di digitalizzazione anche per l’emergenza del 118. Abbiamo tantissime risorse da spendere: 1,2 miliardi lo abbiamo impegnato nella sanità negli ultimi cinque anni. Noi crediamo che la Sicilia possa diventare anche un hub per il turismo sanitario”. Il presidente della Regione ha anche discusso di nuove norme per evitare che le isole minori restino senza assistenza sanitaria: “Serve una nuova norma che disciplini il sistema sanitario nelle isole minori. Non è possibile lasciare ai medici, anche vincitori di concorso, la possibilità di abbandonare l’isola in qualunque momento. È un servizio prioritario, essenziale, previsto dalla Costituzione. Serve una legge che leghi il vincitore di un concorso al territorio almeno per cinque anni. Questo è un obiettivo al quale stiamo lavorando”.


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