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La crisi di governo non cancella le primarie progressiste… ma c’è chi dice no

I poderosi venti di crisi romani non spazzano via le primarie siciliane del campo progressista che devono individuare il candidato governatore in vista del voto d'autunno

I poderosi venti di crisi romani non spazzano via le primarie siciliane del campo progressista che devono individuare il candidato governatore in vista del voto d’autunno.

“Certo la crisi al livello nazionale non ci voleva. A Roma può succedere di tutto. Ma in Sicilia – afferma il segretario del Pd siciliano, Anthony Barbagalloproseguiamo il percorso, avviato da lungo tempo, con la coalizione progressista. Nella nostra regione abbiamo lavorato uniti e compatti con un unico denominatore comune: scalzare il governo di centrodestra rappresentato da Nello Musumeci. E su questo abbiamo messo su le primarie”. A sfidarsi sono Caterina Chinnici per il Pd, Barbara Floridia per il M5s e Claudio Fava.

“Le presidenziali vanno avanti”, confermano anche dal Movimento 5 Stelle. Oggi era previsto il confronto a Catania, saltato come quello di ieri a Gela, in quanto Barbara Floridia è risultata positiva al covid. Il voto per le primarie è fissato per sabato 23.

“In queste settimane abbiamo ricevuto numerosi appelli dal Pd a partecipare alle primarie siciliane che si terranno domenica prossima, voglio ringraziare il segretario Barbagallo per la cortesia dimostrata. Adesso siamo noi però a fare un appello agli amici del Pd: annullate le primarie”. Lo dice il presidente dei senatori di Italia Viva, Davide Faraone. “Quello che è accaduto ieri in Senato – aggiunge – è gravissimo e nei minuti in cui Draghi si reca al Quirinale per rassegnare le dimissioni appare incredibile far finta di nulla, far finta che Conte e il suo movimento non abbiano mandato per aria il governo di unità nazionale in piena emergenza economica e sociale per il Paese. Se Letta giudica folle a Roma la scelta del M5s, poi il Pd non può fare le primarie con loro in Sicilia come se nulla fosse. Chiedo al Pd – conclude Faraone – di risolvere questo disallineamento. Annullate le primarie di domenica per la scelta del candidato presidente della regione siciliana, sarebbe una scelta di buonsenso e buona politica”.

“Per quanto mi riguarda, le primarie vanno avanti, ma mi chiedo con quale spirito di lealtà domani il partito di Conte sarà capace di lavorare al servizio di questa coalizione. E soprattutto mi chiedo se saranno primarie senza Papi stranieri, né forestieri venuti in soccorso dal centrodestra. Delle due, l’una: o si lavora insieme, uniti, per il cambiamento oppure si governa con Raffaele Lombardo”. Lo dice Claudio Fava, candidato alle primarie siciliane del campo progressista che si celebreranno il 23 luglio. Gli altri due sfidanti sono Caterina Chinnici del Pd e Barbara Floridia del M5s.

“A me dispiace molto doverlo sottolineare, ma i dirigenti, locali e nazionali, del Pd che non si rendono conto dell’enorme errore di tenere le primarie come se in queste ore nulla fosse successo, ricordano l’orchestra del Titanic che continuava a suonare mentre il transatlantico andava inesorabilmente verso l’iceberg. Come può il Pd continuare a tenere in piedi una coalizione con quel che resta del Movimento 5 Stelle, responsabile di aver aperto la crisi di Governo che ha portato alle dimissioni del presidente Draghi? Quello che doveva essere il campo largo sta diventando un campetto periferico. Nessuna apertura alle forze liberal democratiche, alla società civile. Parafrasando Nanni Moretti: continuate così, fatevi del male”. Lo dice Fabrizio Ferrandelli, presidente dell’assemblea nazionale di +Europa.

“Le parole di Claudio Fava mi sembrano il disegno di una persona che sta facendo i capricci solo per poi poter avere la scusa e dire ‘io me ne vado e mi candido lo stesso’. Che lo dicesse subito, così almeno chiudiamo questa farsa”. Lo scrive su Facebook il leader siciliano del M5s, Giancarlo Cancelleri, rispondendo a Claudio Fava. “Io vedo una persona che fino all’ultimo giorno – scrive ancora Cancelleri – continua ad attaccare senza una logica, sia da un lato che dall’altro, mettendo pure i puntini sulle I rispetto all’allargamento della coalizione. Questo è l’antipasto per dirci che comunque vadano le primarie lui si candida lo stesso?”.


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