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Operaio morto a Cefalù. I sindacati: “fermare questa mattanza”

La sicurezza sul lavoro "è una emergenza nazionale da porre come prioritaria con tavoli specifici fra tutte le istituzioni competenti che devono portare a interventi immediati e concreti"

“La mattanza prosegue drammaticamente senza sosta e senza clamore. Ci stringiamo attorno all’immenso dolore della famiglia e piangiamo insieme a loro la scomparsa di Antonio Tamburo che ha perso la vita cadendo dal tetto di un capannone a Cefalù. Il suo sacrificio non può restare impunito. Auspichiamo un fermo, deciso e rapido intervento della magistratura che punisca eventuali responsabilità. Ci costituiremo parte civile“. Lo afferma il segretario generale della Feneal Uil Tirrenica Messina Palermo Pasquale De Vardo.

“Ora basta la misura è colma: ieri a Trapani, nella cava di Custonaci, oggi nella zona di Cefalù – affermano i segretari generali Cisl Palermo Trapani Leonardo La Piana e Filca Cisl Palermo Trapani Francesco Danese – nel cantiere per il raddoppio ferroviario ad Ogliastrillo, ormai come purtroppo diciamo da tempo, è una continua strage sul lavoro, e siamo stanchi di contare tutte queste vittime. Siamo come sempre vicini alle famiglie, non è tollerabile che un lavoratore non faccia ritorno a casa”.

La sicurezza sul lavoro “è una emergenza nazionale da porre come prioritaria con tavoli specifici fra tutte le istituzioni competenti che devono portare a interventi immediati e concreti”.

“Tragica escalation” dei morti del lavoro. Due le vittime in Sicilia in sole 48 ore, tra le province di Trapani e Palermo, Alfio Mannino e Luisella Lionti, segretari siciliani della Cgil e della Uil, annunciando un sit-in regionale sui temi della salute e della sicurezza che si terrà mercoledì 27 luglio alle 10 davanti all’assessorato regionale al Lavoro. Solo 63 ispettori del lavoro, rilevano i sindacati, “sono decisamente un numero insufficiente per i controlli che si rendono necessari sul rispetto delle norme in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro”. Un ruolo fondamentale deve inoltre avere il Comitato regionale di coordinamento su salute e sicurezza sul lavoro istituito ai sensi del dpcm 21 dicembre 2007.

“Il tavolo – affermano i rappresentanti di Cgil e Uil – deve essere convocato con regolarità e non in maniera episodica, essendo composto da tutti i soggetti che nelle diversi funzioni hanno un ruolo attivo in materia”. Quanto agli organici degli ispettorati del lavoro, Cgil e Uil chiedono che si raggiunga un’intesa col ministero del lavoro per l’utilizzo anche per la Sicilia della graduatoria del concorso nazionale.

“I siciliani vincitori o idonei sono un centinaio – rilevano Cgil e Uil – ma non possono ad oggi essere assegnati in Sicilia perché la regione non ha recepito il decreto istitutivo dell’Inl (Ispettorato nazionale del lavoro) da cui dovrebbero discendere gli ispettorati territoriali- La stessa regione – sottolineano – peraltro non ha provveduto alle 256 nuove assunzioni di ispettori previste da un piano del 2019″. I segretari di Cgil e Uil sottolineano che “si rischia nella situazione data di non potere neanche partecipare al piano di lotta al sommerso del Pnrr, che prevede un finanziamento globale di 600 milioni”.

La mobilitazione è anche per chiedere interventi per quanto riguarda l’amianto: l’istituzione di un tavolo permanente governo-sindacati per monitorare l’applicazione del piano approvato a maggio; l’istituzione di tavoli comunali; la realizzazione di impianti di denaturazione di manufatti contenenti amianto. Inoltre interventi di sostegno tecnico ai comuni; la rimodulazione del programma del Cor che preveda anche la registrazione dei tumori polmonari e altri tumori ed altro.


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