Giovanni Sollima, uno dei più affermati compositori e solisti italiani, sarà protagonista del concerto in programma sabato 23 luglio alle 21:15 al Teatro di Verdura per la stagione estiva del Teatro Massimo di Palermo. Alla guida dell’Orchestra e del Coro del Teatro Massimo e solista al violoncello, Giovanni Sollima traccia un percorso musicale legato alle opere di Dante che prende le mosse dall’Inferno e dal Purgatorio, ma che è ricco anche di altre suggestioni letterarie, dall’Addio alle armi di Hemingway, allo Stabat Mater con i versi di Filippo Arriva, per approdare alle musiche della rock band dei Nirvana. Il concerto prende le mosse da Hell I, una composizione di Sollima ispirata al primo canto della Divina Commedia di Dante, per passare subito dopo all’esecuzione del Concerto in Do maggiore di Haydn.
Si prosegue attraverso i brani per coro maschile e orchestra: La montagna grave, ispirata a una terzina del Purgatorio, e Guerra, tratto da Addio alle armi di Hemingway. A seguire la Variazione II per violoncello e orchestra, dedicata alla fotografa Letizia Battaglia, recentemente scomparsa, e tratta da Il Caravaggio rubato, l’opera ispirata al capolavoro seicentesco rubato dall’oratorio di San Lorenzo a Palermo. E si prosegue con le due sequenze, la quinta e l’ottava, tratte dallo Stabat Mater per coro e orchestra, su versi dello scrittore Filippo Arriva, ispirate al testo medievale di Jacopo da Todi, che richiamano alla memoria le preghiere alla Vergine che si susseguono nella Divina Commedia. Maestro del Coro del Teatro Massimo è Ciro Visco. Al centro del programma l’omaggio a Eliodoro Sollima, padre di Giovanni, scomparso nel 2000, grande compositore, eccelso pianista, didatta e autore di musica sinfonica, da camera e di scena, docente di composizione e direttore del Conservatorio di Palermo, di cui verrà eseguita un’opera giovanile, “Aria”, una commovente elegia per violoncello e archi.
Si torna alla musica di Giovanni Sollima con due brani tratti dai Sei studi sull’Inferno di Dante, creati nel 2019 per il Ravenna Festival: una “canzone psichedelica” ispirata all’episodio di Paolo e Francesca dal Canto V e un’altra, altrettanto visionaria, ispirata all’episodio del Canto XXV che descrive come i ladri nella settima bolgia vengano puniti con una continua e paurosa trasformazione da uomo in serpente. Qui i colori violenti della musica rendono l’asprezza delle parole di Dante. Chiude il concerto la musica per violoncello, coro e orchestra, composta da una band leggendaria come i Nirvana, che evoca il viaggio spirituale intrapreso da Dante e interpretato con maestria da Giovanni Sollima, oggi il compositore italiano più eseguito nel mondo.
A lui va il “Premio Sonic Award” di “Collinarea festival del suono 2022” il festival ideato e curato dal sound designers, Mirco Mencacci, che ha debuttato quest’anno nel borgo medievale di Lari (Pisa) – con un programma di workshop e incontri con sound designers, scienziati, medici e ricercatori, e un cartellone di spettacoli e concerti dei grandi maestri della musica contemporanea, per promuovere una cultura dell’ascolto consapevole e di qualità.
Al musicista di fama internazionale Giovanni Sollima, compositore italiano più eseguito al mondo, il Premio Sonic Award è stato attribuito per il “miglior progetto sonoro per qualità, originalità, ricerca, innovazione, immersività, purezza, abilità di evocare il reale ed infondere benessere”. Il premio è firmato dal designer Costantino Gucci.
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