fbpx

In tendenza

Frane, quattro milioni per mettere in sicurezza il centro abitato di Longi

Alla cittadina del Messinese, tormentata nella zona est del centro abitato da insistenti movimenti franosi, Palazzo Orléans ha destinato tre milioni e 800mila euro

Anche a Longi la fine della lunga attesa per poter archiviare anni di timori e disagi è arrivata grazie all’intervento del governo Musumeci. Alla cittadina del Messinese, tormentata nella zona est del centro abitato da insistenti movimenti franosi, Palazzo Orléans ha destinato tre milioni e 800 mila euro. Un finanziamento accolto con grande soddisfazione dall’amministrazione comunale e dalla gente perché consentirà finalmente di mettere in sicurezza, tra l’altro, una delle strade più popolate – la via Libertà – e, con essa, il percorso che conduce al cimitero, sovrastato da pareti di roccia che, così come accaduto in passato, minacciano costantemente di lasciare scivolare giù massi più o meno grandi.

“Già nel 2014, per ben tre anni – rileva il presidente della Regione Nello Musumeci, a capo della Struttura anti dissesto idrogeologico che metterà a disposizione le risorse e gestirà l’iter che consentirà di far partire i lavori – questo percorso rimase interdetto al traffico proprio per il pericolo di crolli, con conseguenze immaginabili. L’interlocuzione costante che abbiamo avuto con il Comune ha permesso di velocizzare le pratiche e avendo ottenuto dai loro tecnici il progetto esecutivo ci è stato possibile erogare le somme da destinare al consolidamento di tutta quest’area. Dalle grandi città fino ai centri più piccoli, continuiamo a lavorare senza sosta per rendere il territorio dell’Isola sicuro ed eliminare quei pericoli latenti che spesso, in passato, sono stati colpevolmente sottovalutati”.

Da piazza Eroi a via Santa Croce, la zona sulla quale si interverrà è tutta in pendenza e gli smottamenti hanno già provocato lesioni non solo sull’asfalto ma anche su diversi fabbricati, alcuni dei quali dichiarati inagibili. Nella parte alta verranno collocati pannelli di rete e barriere paramassi a protezione della strada e delle abitazioni sottostanti. È invece prevista la realizzazione di palificate e gabbioni sul livello inferiore, lì dove scorre un torrente. Queste ultime strutture saranno poste proprio lungo le sponde per scongiurare il rischio di esondazioni quando, durante i mesi invernali, le piogge riempiono d’acqua l’alveo.


© Riproduzione riservata - Termini e Condizioni
Stampa Articolo


© Riproduzione riservata - Termini e Condizioni