“Ricorre oggi il trentanovesimo anniversario della strage di via Pipitone Federico, dove morirono per mano mafiosa il giudice Rocco Chinnici, il maresciallo dei Carabinieri Mario Trapassi, l’appuntato dei carabinieri Salvatore Bartolotta e il portiere dello stabile, Stefano Li Sacchi. Al giudice Chinnici si deve l’ispirazione che ha portato alla nascita del pool antimafia che, negli anni più bui della guerra di mafia che ha colpito anche molti servitori dello Stato, ha segnato un sensibile cambio di passo nella lotta alla criminalità organizzata. Per questa ragione, con il ricordo del sacrificio di Rocco Chinnici, magistrato lungimirante, si rinnova l’invito rivolto ai giovani tanto quanto agli amministratori locali a non abbassare mai la guardia nel contrasto alle mafie”. Così il sindaco di Palermo, Roberto Lagalla.
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