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Frane, Musumeci: “Oltre due milioni di euro per lavori che Marineo attende da un secolo”

Alla cittadina del Palermitano, il governo Musumeci ha già rivolto la propria attenzione con la realizzazione, attraverso la Struttura speciale della presidenza, del progetto per recuperare l’area fortemente degradata che ancora oggi porta i segni di quel cataclisma

È una frana lunga più di un secolo quella con la quale Marineo convive. Prima devastante, come quando nel 1919 cancellò l’intero quartiere di Sant’Antonino. Poi, via via, sempre meno impetuosa, quasi silenziosa – tranne un paio di ruggiti – e, tuttavia, presente, attiva, costantemente minacciosa.

Alla cittadina del Palermitano, il governo Musumeci ha già rivolto la propria attenzione con la realizzazione, attraverso la Struttura speciale della presidenza, del progetto per recuperare l’area fortemente degradata che ancora oggi porta i segni di quel cataclisma. Adesso ha stanziato due milioni e 257 mila euro. Un budget che consentirà anche di contrastare i movimenti franosi e mettere definitivamente al riparo abitazioni e infrastrutture.

Abbiamo affrontato ogni aspetto di un’incredibile situazione che sembrava non avere mai fine, cercando le soluzioni più idonee per restituire alla comunità di Marineo una porzione del territorio cittadino che sembrava perduta per sempre”, sottolinea il presidente della Regione Nello Musumeci, a capo della Struttura anti dissesto idrogeologico. Saranno proprio gli uffici di piazza Ignazio Florio infatti a erogare le risorse e a curare la gara per affidare i lavori di consolidamento.

Dunque, bonifica dell’area e messa in sicurezza. Per quanto riguarda quest’ultimo aspetto, si tratta di completare un’opera rimasta a metà nel 2011. La paratia realizzata allora servì a proteggere soltanto il primo tratto della via Arnone a Tramontana, mentre adesso verrà costruita anche lungo i circa 150 metri che rimangono, fino ad arrivare a Piazza della Repubblica. La nuova struttura di contenimento consentirà, così come prevede il progetto, di allungare il percorso fino alla Chiesa del Crocifisso, creando di fatto un’arteria stradale utile anche a snellire il traffico.


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