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Salvini torna in Sicilia e lancia la sua ricetta: “sì a ponte sullo Stretto, termovalorizzatori e reintroduzione delle Province”

Le parole del leader della Lega, parlando con i giornalisti al suo arrivo a una iniziativa a sostegno della candidatura di Renato Schifani per il centrodestra alla presidenza della Regione siciliana

Per la prima volta nella storia, la Lega contribuirà al buon governo della Sicilia. C’è bisogno di una Isola che  viaggia, che lavora quindi infrastrutture, strade, ferrovie e Ponte sullo Stretto”. Lo ha detto il leader della Lega, Matteo Salvini, parlando con i giornalisti al suo arrivo a una iniziativa a sostegno della candidatura di Renato Schifani per il centrodestra alla presidenza della Regione siciliana. “C’è bisogno di un’Isola pulita – ha proseguito –  troppi anni persi senza fare i termovalorizzatori. I rifiuti devono essere  energia, calore e ricchezza. Non possono essere un peso economico e sanitario per i Siciliani. Chi sceglie la Lega sceglie la politica con la P maiuscola”.

Salvini ha anche parlato dell’ormai famosa riforma Crocetta che ha portato all’abolizione delle Province regionali, oggi Liberi Consorzi. “Aver cancellato le province non ha fatto risparmiare nulla anzi, ha complicato la vita alle istituzioni. Le province sono quelle hanno la gestione delle strade e delle scuole – ha proseguito -. Quel genio di Renzi che le ha cancellate non ha fatto risparmiare una lira agli italiani. Guardate la situazione delle strade provinciali e delle scuole superiori. La proposta di reintrodurre questo organo intermedio tra regione e comuni con mille abitanti è buon senso”.

Infine il leader della Lega ha nuovamente fornito la propria ricetta per il “caro energia”. “Occorre un decreto da 30 miliardi, oggi, per bloccare gli aumenti di luce e gas come fa tutta Europa. Se non interviene l’Europa è un male, ma il governo italiano che è in carica deve intervenire. Sono terribilmente preoccupato e sconcertato dai miei colleghi segretari di partito – ha proseguito – , soprattutto a sinistra, che non capiscono che luce e gas sono un’emergenza nazionale, rischiamo la catastrofe, rischiamo la sciagura. Da Palermo lancio questo appello al Pd, al M5s, a tutto il Parlamento: troviamoci e firmiamo un decreto urgente da 30 miliardi di euro, altrimenti sarà una strage. Come per il Covid è stata una strage di vite, qui è una strage di posti di lavoro. Stiamo perdendo troppo tempo. A meno che a sinistra qualcuno non stia calcolando di giocare sulla pelle degli italiani, e siccome perde le elezioni, gioca allo sfascio per arrivare al caos a ottobre. Sarebbe da irresponsabili


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