Ignazio La Russa è il presidente del Senato con 116 voti. È il primo catanese nella storia dell’Italia repubblicana, il quarto siciliano dopo i palermitani Giuseppe Paratore (per meno di un anno nel 1952) e Renato Schifani (dal 2008 al 2013) cui seguì il licatese Pietro Grasso per altri 5 anni.
I senatori presenti sono stati 187, i votanti 186, la maggioranza richiesta era di 104 voti e La Russa ne ha ottenuti 116, Segre 2, Calderoli 2, le schede bianche sono state 66. La Russa ha assunto la presidenza del Senato salendo sul più alto scranno di Palazzo Madama. L’esponente di FdI ha portato un mazzo di rose bianche per Liliana Segre. Applausi dai banchi del centrodestra, Forza Italia compresa. Applausi più tiepidi anche dai banchi dell’opposizione.
IL DISCORSO DI LA RUSSA
“Anche in questa legislatura ci si aspetta e si parlerà di riforme. Non dobbiamo favoleggiare il ‘tutto e subito’, ma soprattutto non bisogna temerle. Bisogna provare a realizzarle insieme. E al Senato può spettare il via alla necessità di aggiornare – non la prima parte che è intangibile – ma quella parte della Costituzione che dia più capacità di dare risposte ai cittadini e di appartenere alla volontà del popolo”. Lo ha detto il presidente del Senato, Ignazio La Russa aggiungendo di credere “che il Senato possa farlo, in vari modi: l’importante ci sia volontà politica di realizzarle queste riforme. Ho voluto omaggiare, non proforma ma dal cuore, portare fiori alla senatrice a vita Segre che ha parlato di tre date alle quali non voglio fuggire: il 25 aprile, il primo maggio e il 2 giugno. Io vorrei aggiungere la data di nascita del Regno d’Italia che prima o poi dovrà assurgere a festa nazionale. Queste date tutte insieme vanno celebrate da tutti perchè solo un’Italia coesa e unita è la migliore precondizione per affrontare ogni emergenza e criticità. Il mio è un compito di servizio, non devo cercare oggi agli applausi, non devo dire parole roboanti o captare la vostra benevolenza. Lo dovrò fare ogni giorno, le scelte che dovrò fare a volte piaceranno a volte non piaceranno. Non c’è bisogno di parole che suscitano un applauso, ma solo di una sincera promessa: cercherò con tutte le mie forze di essere il presidente di tutti”.
IL MESSAGGIO DI MELONI
“Congratulazioni al neopresidente del Senato della Repubblica, Ignazio La Russa. Siamo orgogliosi che i senatori abbiano eletto un patriota, un servitore dello Stato, un uomo innamorato dell’Italia e che ha sempre anteposto l’interesse nazionale a qualunque cosa. Per Fratelli d’Italia Ignazio è punto di riferimento insostituibile, un amico, un fratello, un esempio per generazioni di militanti e dirigenti. Grazie a tutti coloro che, con senso di responsabilità e in un momento nel quale l’Italia chiede risposte immediate, hanno consentito di far eleggere già alla prima votazione la seconda carica dello Stato. Continueremo a procedere spediti”.
CHI È IGNAZIO LA RUSSA
Ignazio Benito Maria La Russa è nato a Paternò il 18 luglio 1947 è parlamentare dal 1992, prima alla Camera dei Deputati e dal 2018 al Senato della Repubblica. Fratello di Romano La Russa (1952), ex europarlamentare di An ed ex assessore alla Protezione civile della regione Lombardia (legislatura Formigoni), e di Vincenzo La Russa (1938 – 2021), avvocato e parlamentare Dc, ha tre figli: Antonino Geronimo, Lorenzo Cochis e Leonardo Apache. Prima di decidere di dedicarsi esclusivamente all’attività politica, intraprese la professione di avvocato e fu difensore di parte civile nei processi per l’assassinio di Sergio Ramelli a Milano.
Ha militato dapprima nel Movimento Sociale Italiano – Destra Nazionale (è stato a lungo dirigente della sezione giovanile il Fronte della Gioventù), e poi in Alleanza Nazionale, avendone anche ricoperto il ruolo di presidente reggente dal 2008. Nel 2009, con lo scioglimento di An, è confluito nel Popolo della Libertà con il ruolo di coordinatore nazionale, per poi fondare Fratelli d’Italia insieme a Giorgia Meloni e Guido Crosetto a dicembre 2012.
Dall’8 maggio 2008 al 16 novembre 2011 è stato Ministro della difesa nel governo Berlusconi IV. È stato inoltre vicepresidente della Camera nella XII legislatura (dal 25 maggio 1994 al 9 maggio 1996) e vicepresidente del Senato nella XVIII (dal 28 marzo 2018 al 12 ottobre 2022). Di origine catanese (il padre Antonino La Russa, già segretario politico del Partito Nazionale Fascista di Paternò negli anni quaranta, fu nel dopoguerra senatore del Movimento Sociale Italiano), La Russa ha studiato a San Gallo, in un collegio della Svizzera tedesca, per poi laurearsi in giurisprudenza all’Università di Pavia.
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