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Il Caro bollette accende le manifestazioni nelle piazze siciliane

A Siracusa una bara, spoglia, con un manifesto che non lascia spazio a dubbi: "qui giacciono tutti gli imprenditori di Siracusa e provincia. Ne danno il triste annuncio il caro Energia"

Lavoratori, pensionati, commercianti e imprese in piazza contro il caro bollette. “E’ il momento di atti concreti e veloci. la politica, nazionale e regionale deve farsene carico immediatamente”, è il grido che giunge dalla piazza di Trapani.

“Siamo dalla parte di tanti, lavoratori, disoccupati, pensionati, famiglie, imprese, commercianti che non riescono più a sostenere il peso dell’aumento dei costi delle bollette e del caro vita. La nostra confederazione a livello nazionale sta portando avanti le nostre proposte che saranno, ci auguriamo presto, oggetto di confronto con il nuovo governo nazionale, appena sarà insediato”, afferma il segretario generale Cisl Palermo Trapani Leonardo La Piana che aggiunge: “Il primo atto che dovremo richiedere al governo regionale che si insedierà a breve sarà appunto quello di predisporre misure urgenti per aiutare concretamente famiglie e imprese. Insieme a tutto questo deve ripartire a livello nazionale un dialogo immediato sulla legge di stabilità perché abbiamo un tema urgente, come quello del caro vita e del caro bollette ma non possiamo dimenticare che ci sono altre questioni che vanno affrontate in questo scorcio del 2022 e tra queste il tema delle pensioni, perché se non si farà nulla dall’1 gennaio 2023 ritornerà l’odiato scalone Fornero con tutte le conseguenze che si porta dietro”.

La Piana specifica: “Pur condividendo lo stato di esasperazione di chi non ce la fa più, siamo dell’idea che adesso non è il momento di scendere in piazza ma di cercare il dialogo e il confronto. La partita va giocata ai tavoli di trattativa e valuteremo di scendere in piazza nel caso in cui i nostri appelli dovessero restare inascoltati o se la politica decidesse di sintonizzarsi su frequenze irricevibili”.

Una bara, spoglia, con un manifesto che non lascia spazio a dubbi: “qui giacciono tutti gli imprenditori di Siracusa e provincia. Ne danno il triste annuncio il caro Energia”. E “Tempo Scaduto” è il titolo della mobilitazione indetta dalle sigle di rappresentanze delle imprese che si è tenuta questa mattina dalle 10 al largo XXV luglio a Siracusa, un momento di protesta promosso dalle sigle siracusane di CNA, Confcommercio, Confindustria, Confcooperative, Casartigiani, CIA, Confesercenti, Confagricoltura, Copagri e Legacoop e alla quale hanno partecipato anche sindaci della provincia di Siracusa e alcuni parlamentari.

Si tratta di una prima azione che continuerà con la più ampia manifestazione regionale prevista per il 7 novembre a Palermo. A provocare la discesa in piazza del mondo delle imprese è stato l’aumento incontrollato dei costi energetici, un aspetto che sta incidendo enormemente sul già precario equilibrio delle aziende del territorio, reduci peraltro dal periodo pandemico e dall’aumento verticale dei costi delle materie prime.

Dall’inizio dell’anno le imprese sopportano aumenti del costo dell’energia superiori al 300%. Se il Governo non interverrà in maniera determinante, entro la fine del 2022 saranno prevedibili aumenti fino al 500%. L’enorme rincaro delle bollette nell’ultima parte dell’anno ha fatto schizzare la spesa rispetto al 2021 e il 95% delle imprese ritiene che il caro–bollette avrà un forte impatto sulla propria attività. Per le associazioni di categoria è necessario un intervento immediato che anticipi e orienti le eventuali soluzioni comunitarie, il quadro è estremamente complesso e tutti i comparti sono toccati in modo significativo da questo tema. Lo sono le imprese così come le famiglie siracusane, i pensionati e le comunità in genere.


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